Giorgia Meloni vuole fare il premier a tutti i costi

La leader di FdI, Giorgia Meloni, annuncia che se il suo partito prenderà un voto in più sarà lei il capo del Governo.

“Le regole si conoscono, poi io non farà campagna elettorale parlando di nomi, di premier. Il centrodestra ha una regola, chi prende voto in più indica il nome del premier, poi spetta al Presidente della Repubblica decidere. Se FdI prende un voto in più il nome sono io. Non capisco perché la Meloni no?”. È quanto ha detto la leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni a Rtl102.5.

Giorgia Meloni premier? “Se FdI prende un voto in più il nome sono io”

Meloni ha commentato anche la rottura a sinistra tra Calenda e il Pd: “Secondo me è un calcolo elettorale – ha affermato la leader di FdI – Io credo intanto che lo spettacolo tragicomico al quale stiamo assistendo racconti bene su quali basi si muovono le alleanze degli avversari”.

“Dall’altra parte l’unica idea comune è battiamo la destra”

“Assistiamo a questa telenovela – ha aggiunto Giorgia Meloni – mentre il centrodestra è avanti nella stesura del programma, ci ha messo mezz’ora a trovare soluzioni perché sulle grandi questioni abbiamo idee compatibili. Dall’altra parte l’unica idea comune è battiamo la destra. Quindi la santa alleanza di tutti, ma per fare cosa non si capisce”.

“Noi invece – ha concluso – stiamo facendo campagna elettorale dicendo quello che vogliamo fare noi. Calenda ritiene che fuori dalla coalizione di centrosinistra può fare meglio. Marciare divisi per colpire uniti, nel caso dopo si mettono insieme”

“Non mi piace dare per scontata la vittoria. A me piace combattere”

“Io non sto facendo la campagna elettorale con l’idea che abbiamo già vinto. Non mi piace dare per scontata la vittoria – ha proseguito Meloni -, a me piace combattere. Bisogna restare concentrati e lo dobbiamo dire chiaro e tondo agli italiani che dovranno andare a votare”.

“I Decreti Salvini io li ho votati – ha detto Giorgia Meloni parlando di immigrazione -, si figuri se non sono d’accordo. Ma abbiamo visto che quando le navi partono e si trovano in mare si crea un problema, quello che qualche magistrato in modo incomprensibile ha usato per mandare Salvini a processo. Quindi io ho sempre ritenuto che la soluzione migliore è bloccare le partenze, non gli arrivi”.

“Sul tema del blocco navale – ha proseguito la presidente di Fratelli d’Italia -, tanti continuano a ripetere una cosa sentita da altri, ma dimenticano che c’era una proposta Ue della Ue in accordo con le autorità libiche. La Ue trattò con Erdogan dando 6 mld alla Turchia per fermare gli immigrati della rotta balcanica che davano fastidio alla Germania. Perché qualcuno spiega perché non si è trattato con la Libia?. Non è così, si può trattare tranquillamente con le autorità libiche. Non ci si fida della gestione degli hot spot sul piano umanitario? Bene, lo fa la comunità internazionale”.

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