Giornali gratis su Telegram. La Procura di Bari apre un’inchiesta dopo la denuncia della Fieg. Nel mirino della Finanza 17 canali pirata

Migliaia di riviste e giornali e altri contenuti, a pagamento e protetti dal diritto d’autore, sono stati illecitamente diffusi attraverso almeno 17 canali Telegram. Una pratica che nei giorni scorsi era stata già denunciata all’Agcom dalla Fieg. Ora è la Procura di Bari a indagare disponendo il sequestro preventivo di urgenza degli stessi canali, in corso di esecuzione da parte della Guardia di Finanza, per i reati di riciclaggio, ricettazione, accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico, furto e violazione della legge sul diritto d’autore. L’inchiesta, coordinata dal procuratore aggiunto Roberto Rossi, è nata proprio dalla denuncia della Fieg (Federazione Italiana Editori Giornali), presentata il 10 aprile all’Agcom.

Il provvedimento, ha fatto sapere la procura pugliese, riguarda persone in corso di identificazione le quali, “in concorso tra loro introducendosi nei sistemi informatici di numerose società editrici di riviste, giornali e libri protetti da misure di sicurezza, hanno sottratto migliaia di file in formato Pdf dei predetti beni tutelati dal diritto di autore. riversandoli illecitamente su numerosi canali della piattaforma di messaggistica istantanea denominata Telegram, permettendo cosi’ una tanto capillare quanto abusiva diffusione in chiaro di migliaia di riviste, giornali e libri”. Le indagini puntano a “ricostruire l’illecito giro di affari e individuare gli autori del reato nonché le responsabilità penali delle società coinvolte”.

La Procura barese stima che i danni, prodotti dall’illecita diffusione di giornali, riviste e libri attraverso i canali Telegram, ammontano a circa 670mila euro al giorno, corrispondenti a circa 250 milioni di euro all’anno, “giacché gli utenti iscritti ai canali in argomento sarebbero circa 580 mila, in aumento nel periodo di diffusione del virus Covid-19, e con un incremento dell’88% delle testate diffuse illecitamente”.

I sequestri sono stati eseguiti dalla Finanza nei confronti “dei rappresentanti legali della società che gestisce Telegram” perché “inibiscano immediatamente l’accesso ai canali incriminato ovvero rimuovano i files”, in quando “l’illecito provocherebbe gravi danni economici a tutta l’industria del settore: editori, giornalisti, distributori, stampa, poligrafia ed edicolanti”. I canali Telegram interessati sono: “eDiCoLA_luXuRiOsA”, “RIVISTE ITALIANE”, “Riviste Oggi”, “solo riviste mensili”, “LIBRI UNIVERSITARI PDF”, “LIBRI PDF Gratis”, “EDICOLA-FREE”, “GIORNALI E RIVISTE”, “Libri universitari”, “EbookDoe”, “QUOTIDIANI-LIBRI-RIVISTE ITALIA”, “GIORNALI RIVISTE – GRATIS ITALIANE”, “Il Giornalaio Moderno”, “LIBRI ITALIA”, “Edicola Settimanali”, “GIORNALI ITALIANI”, “Quotidiani I @ OTInews”, “Quotidiani e mensili”, “Libri in italiano gratis”.