Giustizia e televisioni. Silvio la spunta sui viceministri

Si prospettano due giorni di passione per la premier Giorgia Meloni che lunedì punta a completare la squadra di Governo.

Si prospettano due giorni di passione per Giorgia Meloni che lunedì punta a chiudere definitivamente la partita per completare la squadra di Governo. Quella che doveva essere una mera formalità per decidere i viceministri e i sottosegretari, dando le dovute compensazioni agli alleati che hanno lamentato un trattamento meno buono del dovuto, giorno dopo giorno si è trasformata in una guerra strisciante combattuta a suon di proposte, liti e veti.

Si prospettano due giorni di passione per la premier Giorgia Meloni che lunedì punta a completare la squadra di Governo

Malgrado le speranze di chiudere la partita già oggi, alla fine la Meloni non ha potuto far altro che arrendersi all’evidenza del fatto che nella maggioranza l’intesa è lontana e bisognerà trattare ancora. Interlocuzioni che in ogni caso dovranno essere concluse entro questo weekend perché lunedì, volenti o nolenti, ci sarà il Consiglio dei ministri durante il quale la leader di Fratelli d’Italia ha già fatto sapere che presenterà la lista definitiva della squadra di Governo.

Una partita in cui il vero vincitore rischia di essere – in modo davvero sorprendente – Silvio Berlusconi. Il Cavaliere per giorni ha portato avanti un braccio di ferro con la Meloni al fine di strappare più poltrone possibile, lamentando di aver ricevuto un trattamento ben diverso da quello riservato a Matteo Salvini, per tenersi buono un partito che appare diviso più che mai. Non solo. Il leader di Forza Italia avrebbe preteso anche di occupare alcune caselle e ottenere deleghe per lui irrinunciabili. Tutte richieste a cui ha provato a resistere la premier, salvo poi arrendersi per disinnescare eventuali contro mosse del Cavaliere.

Valentini al Mise e Sisto a Via Arenula. Forza Italia accontentata per evitare altre fibrillazioni

Così, stando al toto sottosegretari, Forza Italia sembra averla spuntata su tutta la linea. Il viceministro della Giustizia sarà Francesco Paolo Sisto (nella foto) mentre quello del ministero dello Sviluppo economico Valentino Valentini. Proprio per quest’ultimo, Berlusconi ha spinto a lungo per un approdo alla Farnesina ma non c’è stato verso per far cadere il veto posto sulla sua testa da Fratelli d’Italia a causa dei suoi legami con il Cremlino.

Ma Valentini, pur non essendo finito agli Esteri, potrebbe avere comunque voce in capitolo su questioni internazionali visto che dal Mise potrebbe concorrere nel delineare la strategia italiana in fatto di sanzioni verso Mosca. Insomma anche qui, Berlusconi sembra aver fatto un vero e proprio gioco di prestigio. Ma c’è di più. Il Cavaliere potrebbe portare a casa anche un terzo viceministro, per l’esattezza Paolo Barelli al Viminale, e sembra destinato a mettere le mani anche sulla tanto agognata delega all’Editoria che dovrebbe finire a Alberto Barachini.

Nella lista di nomi che Forza Italia consegnerà alla Meloni viene dato per sicuro anche Maurizio Casasco al ministero per l’Economia e le Finanze. Insistenti anche le voci che puntano all’ex vicepresidente della Camera Mandelli che potrebbe essere indicato alla Salute e l’ex deputato Matteo Perego alla Difesa.

Altri nomi su cui si sta ragionando in queste ore sono quelli di Francesco Battistoni all’Agricoltura e Giuseppe Mangialavori al ministero per il Sud. Chance anche per Matilde Siracusano e Antonio Martusciello anche se, almeno al momento, non è chiaro dove potrebbero accasarsi.

Risolta la pratica con Forza Italia, per la Meloni sarà tempo di concedere anche qualcosa a Noi moderati che chiede due o tre sottosegretari. Uno potrebbe finire al leader stesso del partito, Maurizio Lupi, mentre eventuali ulteriori incarichi andranno a uno tra Renzo Tondo, Giorgio Silli e, seppur le sue quotazioni sono in discesa, Alessandro Colucci. Per la Lega il grosso del lavoro è fatto. Come viceministri sono stati scelti Nicola Molteni all’Interno ed Edoardo Rixi alle Infrastrutture.

Riguardo ai sottosegretari, invece, si punta su Federico Freni all’Economia, Claudio Durigon al Lavoro, Lucia Borgonzoni alla Cultura e Andrea Ostellari alla Giustizia, Giuseppina Castiello al ministero del Sud e Vannia Gava all’Ambiente.

Tutto facile anche per Fratelli d’Italia dove viene dato per certo Giovanbattista Fazzolari come braccio destro della Meloni, Maurizio Leo appare destinato a fare da vice a Giancarlo Giorgetti al ministero dell’Economia, Edmondo Cirielli come viceministro alla Farnesina e Andrea Delmastro che viene dato in pole position come sottosegretario alla Giustizia. A chiudere il cerchio Marcello Gemmato alla Salute, Galeazzo Bignami al Mise e Salvatore Deidda alla Difesa.

 

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