Gli ambientalisti imbrattano la facciata del Senato

Alcuni ambientalisti di "Ultima Generazione" hanno spruzzato vernice contro la facciata del Senato. Fermati in cinque.

Gli ambientalisti imbrattano la facciata del Senato

Un gruppo di ambientalisti di “Ultima Generazione” hanno lanciato, intorno alle 7.45 di questa mattina, vernice arancione contro la facciata del Senato, a Roma.

Alcuni ambientalisti di “Ultima Generazione” hanno spruzzato vernice contro la facciata del Senato. Fermati in cinque

Gli ambientalisti hanno imbrattato il portone principale di Palazzo Madama e anche alcune finestre degli uffici del Senato utilizzando estintori carichi di vernice arancione. I carabinieri hanno fermato e identificato cinque attivisti di Ultima Generazione.

I cinque ambientalisti fermati si trovano attualmente negli uffici della Questura e la loro posizione è al vaglio della magistratura. L’indagine su quanto accaduto è condotta dalla Digos con l’ausilio dei carabinieri.

La Russa: “Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni”

“Nessun alibi, nessuna giustificazione per un atto che offende tutte le istituzioni e che solo grazie al sangue freddo dei carabinieri non è trasceso in violenza” ha dichiara il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

“Senato è stato vigliaccamente scelto perché a differenza di Palazzo Chigi, della Camera dei deputati e di altre istituzioni – ha scritto ancora La Russa -, non ha mai ritenuto fino ad ora di dover creare un area di sicurezza attorno all’edificio. Ho convocato immediatamente per domani alle ore 15 il Consiglio di presidenza del Senato per ogni opportuna decisione”.

La rivendicazione: “Interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni”

“Alla base del gesto, la disperazione che deriva dal susseguirsi di statistiche e dati sempre più allarmanti sul collasso eco-climatico – sostengono, in una nota, gli attivisti di Ultima Generazione -, ormai già iniziato, e il disinteresse del mondo politico di fronte a quello che si prospetta come il più grande genocidio della storia dell’umanità”.

Gli ambientalisti di “Ultima generazione” affermano, inoltre, che un “leggero barlume di incoraggiamento arriva per il 2023 dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che nel suo discorso alla nazione il 31 dicembre ha dichiarato che ‘la sfida, piuttosto, è progettare il domani con coraggio. Mettere al sicuro il pianeta, e quindi il nostro futuro, il futuro dell’umanità, significa affrontare anzitutto con concretezza la questione della transizione energetica’”.

Ultima Generazione chiede, infine, di “interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale”.