Governo, Conte: “Bisogna cambiare marcia”

Conte ha avvertito che se il M5S non riuscirà a perseguire i suoi obiettivi per gli italiani "viene meno la ragione di essere" al Governo.

“Bisogna cambiare marcia, bisogna intervenire con una serie di interventi sociali contro i rincari dell’energia, l’inflazione e il lavoro povero. Noi non abbiamo giurato fedeltà a Draghi, abbiamo giurato fedeltà agli italiani e al Paese”. È quanto ha detto il presidente del M5S, Giuseppe Conte, intervenendo all’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari dopo l’incontro con il presidente del Consiglio Mario Draghi.

Conte: “Abbiamo giurato fedeltà agli italiani e al Paese”.

“Se non riusciamo a perseguire i nostri obiettivi per gli italiani – ha detto ancora Conte – viene meno la ragione di essere qui. Se il governo e il premier Draghi che ha ascoltato con attenzione sceglierà di perseguire gli obiettivi della giustizia sociale, di perseguire la transizione ecologica senza arretramenti, se capirà l’importanza di intervenire adesso per evitare che famiglie e imprese si ritrovino sul lastrico, noi ci saremo, altrimenti faremo le nostre scelte e ce ne assumeremo la responsabilità”.

“Dovrà anche cambiare il metodo. La dialettica politica è faticosa – ha proseguito il presidente Conte -, fare delle cabine di regia con i capi delegazione prima dei Consigli dei Ministri può risultare più faticoso, però è quella dialettica che consente di essere realmente partecipi dei processi decisionali. Non accetteremo più testi normativi complessi che arrivano in Consiglio dei Ministri all’ultimo minuto, di cui non sappiamo nulla”.

“Con il Governo Conte due – ha aggiunto l’ex premier – abbiamo costruito una serie di iniziative politiche e riforme nel segno della giustizia sociale, transizione ecologica e digitale, perseguendo obiettivi politici che sono nel nostro Dna. Questo ci spinge a continuare il dialogo con Partito Democratico e Liberi e Uguali. Ma per noi le alleanze non sono un dato acquisito una volta per tutte”.

Per Conte le alleanze “si basano su due aspetti: uno, obiettivi condivisi; due, reciproco rispetto. Aggiungo un terzo aspetto: noi possiamo mettere la nostra storia, l’ambizione dei nostri principi e obiettivi sul terreno di un’alleanza a patto che ci siano le condizioni di coesione per assumere un impegno con il Paese di perseguire questi obiettivi, con lealtà e correttezza da parte dei partecipanti all’alleanza. A noi non interessa un’alleanza per prendere dei voti in più. I diktat a noi lasciano assolutamente indifferenti”.