Guerra in Ucraina, il fronte più caldo resta il Donbass

Guerra in Ucraina, Zelensky: "I nostri eroi mantengono le loro posizioni a Severodonetsk". Le navi russe si sono ritirate a più di 100 chilometri dalle coste ucraine.

Guerra in Ucraina, il fronte più caldo resta il Donbass

Il fronte più caldo resta il Donbass, ma in diverse aree dell’Ucraina si continuano a registrare attacchi e combattimenti, come nella zona di Sumy e nella regione di Kharkiv. Continua, inoltre, l’assalto alla città di Severodonetsk e prosegue l’offensiva nelle aree di Izyum e Slovyansk, mentre nella direzione di Donetsk “gli sforzi principali” dei russi si sarebbero “concentrati nelle aree di Severodonetsk e Bakhmut” (qui tutti gli articoli sulla guerra in Ucraina).

Guerra in Ucraina, Zelensky: “I nostri eroi mantengono le loro posizioni a Severodonetsk”

“I nostri eroi mantengono le loro posizioni a Severodonetsk”, ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel consueto discorso serale ai suoi connazionali. “In città – ha proseguito – continuano violenti combattimenti di strada. Lysychansk, Slovyansk, Bakhmut, Sviatohirya, Avdiivka, Kurakhove e altre direzioni degli attacchi russi sono i punti più caldi dello scontro”.

L’intelligence inglese nel suo ultimo rapporto sottolinea che il piano più ampio della Russia continua a essere quello “di isolare l’area di Severodonetsk, sia da nord che da sud”. Per Londra, la Russia ha ottenuto risultati sull’asse meridionale di Popasna fino a maggio, ma “i suoi progressi nell’area si sono bloccati nell’ultima settimana”, mentre le notizie di pesanti bombardamenti vicino a Izium “suggeriscono che la Russia si sta preparando per un nuovo sforzo sull’asse settentrionale”.

La Marina ucraina ha riferito che le navi della flotta russa del Mar Nero si sono ritirate a più di 100 chilometri dalle coste ucraine a causa degli attacchi delle forze di Kiev con missili e droni. Nel tentativo di riprendere il controllo delle parti nord-occidentali del Mar Nero, i russi avevano schierato sistemi missilistici costieri nelle regioni della Crimea e di Kherson.

Dall’inizio del conflitto 263 bambini sono morti e almeno 467 sono rimasti feriti

Intanto si contano ancora vittime, anche tra i bambini. Secondo i dati dell’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, dall’inizio del conflitto 263 bambini sono morti e almeno 467 sono rimasti feriti. Secondo la difesa britannica, “nel fine settimana, le forze ucraine hanno riconquistato parti di Severodonetsk, anche se è probabile che le forze russe continuino a occupare i distretti orientali.

Nel frattempo, sul piano internazionale, la situazione è ancora tesa, soprattutto per quanto riguarda i rapporti tra Occidente e Mosca. “Il Cremlino è impegnato in un pieno assalto alla libertà dei media”, ha affermato il portavoce del Dipartimento di Stato Usa, Ned Price, riferendo che il “ministero degli Affari esteri russo” ha convocato i giornalisti americani che si trovano a Mosca per “spiegare loro le conseguenze della linea ostile del loro governo nella sfera dei media”.