Guerra in Ucraina, si aggrava la crisi umanitaria. Zelensky incita il popolo a resistere: “Dovete combattere, portate fuori il diavolo dalle nostre città”

Guerra in Ucraina, il presidente Zelensky incita il popolo a resistere: "Dovete combattere, portate fuori il diavolo dalle nostre città".

Guerra in Ucraina, si aggrava la crisi umanitaria. Zelensky incita il popolo a resistere: “Dovete combattere, portate fuori il diavolo dalle nostre città”

Si aggrava la situazione umanitaria in Ucraina, mentre prosegue il tentativo di mediazione per far cessare l’offensiva russa, ormai in corso da 11 giorni. Secondo le forze armate ucraine, i russi vorrebbero assumere il controllo della diga della centrale idroelettrica di Kaniv mentre a Chernihiv, questa mattina, era in corso “un’operazione per difendere la città”.

Zelensky: “L’Ucraina è una superpotenza dello spirito”

Il presidente Volodymyr Zelensky ha definito l’Ucraina una “superpotenza dello spirito” incitando i cittadini a continuare nelle varie forme di resistenza. “Ucraini – dice il presidente in un video lanciato anche sui social – In ogni città dove c’è il nemico dovete combattere, dovete portar fuori questo diavolo dalle nostre città per prevenire la creazione di DPR o LPR, dove la vita reale è impossibile ed è solo schiavitù”.

Dopo lo scarso risultato dei corridoi umanitari di ieri, Mariupol resta bloccata. Il sindaco Vadym Boychenko avrebbe lanciato un nuovo allarme sulla città, rimasta “senza acqua ed elettricità”, mentre 400 mila abitanti sarebbero bloccati, in base a quanto riferisce Kyiv Independent. Secondo lo stesso sito, inoltre, l’operatore ucraino del sistema di trasmissione del gas avrebbe chiuso alcune stazioni di distribuzione in sei oblast del paese, tra cui anche Kharkiv, Zaporizhzhia e Kiev, e al momento non sarebbe in grado di ripristinare l’approvvigionamento di gas in alcune aree.

Guerra in Ucraina, 100 mila volontari ucraini si sono uniti alle forze di difesa territoriale

La situazione umanitaria, dunque, è difficile e la popolazione è in sofferenza, ma la resistenza ucraina continua. Dall’inizio dell’invasione russa, 100 mila volontari ucraini si sono uniti alle forze di difesa territoriale, ha fatto sapere la Guardia nazionale del paese. “Non arrendetevi, non fermate la resistenza”, ha affermato il presidente ucraino ancora Zelensky rivolgendosi al popolo in un video su Facebook. “Andate all’offensiva”, ha aggiunto.

Nel frattempo, prosegue il tentativo di mediazione da parte del premier israeliano Naftali Bennett che, dopo aver parlato con Putin e Zelensky, è volato a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco, Olaf Scholz. La conversazione tra Bennett e Scholz è durata 90 minuti ed è stata incentrata sui risultati del colloquio di Mosca tra Bennett e il presidente russo, Putin. “L’obiettivo comune rimane quello di porre fine alla guerra in Ucraina il più rapidamente possibile”, ha affermato il portavoce del governo tedesco Steffen Hebestreit.

Poi Zelensky ha dialogato con il presidente statunitense Joe Biden. “L’ordine del giorno – ha spiegato il leader ucraino in un tweet – comprendeva le questioni della sicurezza, il sostegno finanziario all’Ucraina e il proseguimento delle sanzioni contro la Russia”. La Casa Bianca ha fatto sapere che Biden ha “evidenziato le azioni intraprese dagli Stati Uniti, dai suoi alleati e partner e dall’industria privata per aumentare i costi alla Russia per la sua aggressione in Ucraina”.

In particolare, il presidente Usa ha “accolto” la decisione di “Visa e Mastercard di sospendere il servizio in Russia” e ha fatto notare che “la sua amministrazione sta aumentando l’assistenza alla sicurezza, umanitaria ed economica all’Ucraina e sta lavorando a stretto contatto con il Congresso per assicurare finanziamenti aggiuntivi”.

Nelle scorse ore, il leader ucraino ha avuto un confronto anche con Elon Musk. “Gli sono grato – ha twittato Zelensky – per aver sostenuto l’Ucraina con parole e fatti. La prossima settimana riceveremo un altro lotto di sistemi Starlink per le città distrutte. Abbiamo discusso di possibili progetti spaziali – ha aggiunto -, ma di questo parlerò dopo la guerra”.

Guerra in Ucraina, in Italia 11.323 cittadini ucraini

E dall’inizio della guerra in Ucraina sono entrati in Italia 11.323 cittadini ucraini, soprattutto dal confine italo-sloveno. Lo rende noto il Viminale, sottolineando in una nota che sono 5.620 donne, 1.198 uomini e 4.505 minori. In 24 ore i nuovi ingressi sono stati 2.265. Le principali destinazioni sono Roma, Milano, Bologna e Napoli, dove vengono raggiunti familiari e conoscenti già presenti in Italia.