I baci di Bond censurati in India. Troppo lunghi. Tagliate quattro scene del film Spectre Nel 1929 anche La Marsigliese era un disco sovversivo

di Angelo Costa L’India ha censurato James Bond. I suoi baci sono troppo lunghi. E quattro scene di Daniel Craig che bacia appassionatamente Monica Bellucci sono stati tagliati dal film Spectre.  In passato la pellicola più discussa è stata sicuramente L’ultimo tango a Parigi, il film di Bernardo Bertolucci con Marlon Brando e Marie  Schneider: sconvolgente la scena del burro usato come lubrificante. Stessa sorte anche per Arancia meccanica di Stanley Kubrick con la scena molto osè dello stupro. Ma oltre che per il sesso le pellicole sono state tagliate per motivi politici e religiosi. L’ultima tentazione di Cristo, The Passion, L’Esorcista, Salò di Pasolini ne sono alcuni esempi.  Poi ci sono casi extra come Arrangiatevi! con Totò tagliato perché c’era un ex bordello e Psycho, dove lo scandalo fu la visione sugli schermi di Hollywood  di un gabinetto. LE CANZONI Forse non tutti sanno che il motivo più invocato in questi giorni, la Marsigliese, nel 1929 era considerato un disco contrario all’ordine nazionale. Maramao perché sei morto e Pippo non lo sa erano brani malvisti dal regime. Caso clamoroso nel 1969 Je t’aime, moi non plus della coppia Jane Birkin & Serge Gainsbourg, il cui testo “spinto” non venne mai trasmesso dalla Rai, così come La prima volta di Andrea e Nicole. Titoli e parole cambiate per Mina (L’importante è finire anziché L’Importante è venire) e Lucio Dalla, i versi di 4 marzo 43 cambiarono da “e ancora adesso che bestemmio e bevo vino per i ladri e le puttane mi chiamo Gesù Bambino”, a “e ancora adesso che gioco a carte e bevo vino per la gente del porto mi chiamo Gesù Bambino”. Anche “giocava alla Madonna con un Bimbo da fasciare” fu tramutato in “giocava a far la donna”. Censurate Dio mio no di Battisti, Il Gigante e la Bambina di Ron. Negli anni ’70 problemi per Baglioni e “la voglia di essere nudi”, per Affacciati Affacciati di Bennato non gradita al Vaticano, per l’Avvelenata di Guccini, per lo spinello di Una Storia disonesta di Rosso e Paparock di Ruggeri.  Barbarossa a Sanremo cambiò il titolo di Roma Puttana con Roma spogliata.