La Sveglia

I diritti secondo Gasparri. E quelli costituzionali

Ieri il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha trovato il tempo di presentare in Senato il manifesto valoriale Pro vita e famiglia.

I diritti secondo Gasparri. E quelli costituzionali

Ieri il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha trovato il tempo di presentare in Senato il manifesto valoriale Pro vita e famiglia, l’associazione che da anni si scaglia contro la legge 194 sull’aborto. Gasparri si è lanciato in una lectio magistralis sui diritti.

Ieri il presidente dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha trovato il tempo di presentare in Senato il manifesto valoriale Pro vita e famiglia

Ha detto, testualmente, come riportano le agenzie: “Quando mi chiedono cosa penso dei diritti, io rispondo ‘mi faccia l’elenco dei diritti. Quali sono?’. Mettiamoli in ordine di priorità. Il primo diritto è quello alla vita, perché se uno non è vivo non c’è nessun altro diritto. Il secondo diritto è quello a essere nutriti, perché se non si mangia si muore. Poi c’è il diritto a lavorare, perché se non si lavora non si può comprare il cibo, poi c’é il diritto di manifestare il proprio pensiero, richiamato dall’articolo 21 della Costituzione. Dobbiamo combattere l’errore che trasforma le parole, perché la parola diritti è sacrosanta, ma viene usata solo in una certa maniera, per fare riferimento solo a certi diritti, come quelli Lgbt. Noi rifiutiamo questa impostazione monoculturale, questo pensiero unico anche sulla parola ‘diritti’. Noi difendiamo tutti i diritti, partendo dal diritto alla vita che comprende tutto. Perché in ordine cronologico ci sono la vita, il nutrimento, il pensiero e il lavoro, poi viene tutto il resto”.

L’articolo 3 della Costituzione dice che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali”. Tutti i cittadini, quindi. Anche coloro che non sono d’accordo con Gasparri. E il discorso si potrebbe chiudere così.