di Gaetano Pedullà

Per tenere tutti in riga però il leader ha dovuto già usare le maniere forti. “Se si facesse l’inciucio tra Pd e Pdl, la gente prenderà i bastoni”, ha detto chiaro e tondo Grillo, mettendo all’angolo i suoi parlamentari che spingono per cambiare strategia e far nascere un governo. La paura è che dicendo sempre no a ogni soluzione, Bersani e Berlusconi prima o poi si mettano d’accordo e si ritrovino insieme in un governissimo. Uno scenario che Grillo probabilmente spera, per capitalizzare elettoralmente l’inevitabile fallimento di un tale pastrocchio. I suoi capiscono e al momento, dunque, non si registra alcuna crepa nel partito. Anzi, l’ipotesi di sostenere un eventuale incarico a Renzi fa alzare ancora di più il muro dei grillini, che bollano il sindaco di Firenze come un uomo dell’apparato. Il gioco perciò è chiaro. Sembravano neofiti della politica e invece questi sì che sanno fare una politica a “cinque stelle”, roba da extra lusso per quei dilettanti degli altri partiti.
Nessuno in questo momento sta facendo bene i propri conti come i parlamentari del M5S. Ma i conti dell’Italia, chi li fa?