I prezzi del gas salgono senza sos, previsto vertice Ue. Il governo italiano studia nuove misure

I prezzi del gas continuano a crescere e dalla Russia non arrivano buone notizie. Intanto, Europa ed Italia studiano nuove misure.

I prezzi del gas salgono senza sos, previsto vertice Ue. Il governo italiano studia nuove misure

I prezzi del gas subiscono ulteriori rincari e schizzano alle stelle. Dalla Russia continuano ad arrivare minacce che costringono l’Europa a studiare controffensive. Intanto, anche il governo italiano si prepara a mettere sul tavolo nuove misure.

I prezzi del gas salgono ancora, previsto vertice Ue

Nell’ultimo aggiornamento, il prezzo del gas ad Amsterdam, mercato di riferimento per l’Europa,  ha chiuso la seduta a 339 euro al megwattora (+5% rispetto alla vigilia), poco sotto il massimo storico di 341 euro segnato a meno di un’ora dalla fine dall’ultima seduta della settimana. In Italia il prezzo medio di vendita fissato è sopra i 700 euro, contro i 500 di una settimana fa.

Intanto, dalla Russia continuano ad arrivare minacce se non vengono interrotte le sanzioni. Lo afferma il vicepresidente del Consiglio di Sicurezza russo, Dmitry Medvedev in un’intervista alla tv francese, scrive la Tass. “Siamo pronti a fornire gas nei volumi che sono stati contrattati già ora. Tuttavia, questo dipenderà sicuramente dalla posizione dei Paesi occidentali ed europei. Se i pagamenti saranno vietati o se la consegna delle turbine riparate o il lancio del NordStream 2 saranno fermati, allora le forniture non saranno probabilmente nei volumi che si aspettano“, ha detto. Tuttavia, l’Europa prova a riorganizzarsi e così verrà convocata una riunione urgente dei ministri dell’Energia per discutere le misure di emergenza specifiche – ha annunciato il presidente della Repubblica Ceca Petr Fiala su Twitter – per affrontare la situazione energetica”, che potrebbe venir fissata entro metà settembre.

Il governo italiano studia nuove misure

Il presidente del Consiglio Mario Draghi al Meeting di Rimini aveva ricordato che “il governo ha spinto per un tetto massimo al prezzo del gas russo, alcuni Paesi continuano a opporsi ma i frequenti blocchi delle forniture hanno dimostrato i limiti di questa posizione”. Come annunciato nei giorni scorsi dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, il governo è al lavoro su un piano di risparmio del gas che sarà pronto nei prossimi giorni, ma è allo studio anche un decreto da portare in Consiglio dei ministri la prossima settimana.

Dovrebbe esserci un intervento massiccio sulle bollette da parte del governo. “Noi speriamo di scongiurare i razionamenti con tutte le nostre forze sia come Governo che come forze politiche. Noi come Ic abbiamo chiesto un massiccio intervento sulle bollette per mitigarne gli effetti su imprese e famiglie. Il governo farà tutto il possibile e interverrà in maniera incisiva. Ma quelli che hanno provocato la crisi di Governo a luglio adesso dovrebbero tacere, invece di chiedere interventi al Governo”: così il ministro degli Esteri o Luigi Di Maio.

Anche il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte ha messo in evidenzia il problema e chiede di agire subito. “Più 711 euro a famiglia: questa – secondo Codacons – è la stangata di autunno che si abbatterà sui cittadini, schiacciati da bollette e spesa alimentare. Non siamo disposti a far ricadere sulla testa delle persone i ritardi accumulati su tetto al prezzo del gas, scostamento di bilancio, tassazione su extraprofitti ben più efficace, taglio Iva sui beni alimentari. Quando abbiamo alzato la voce con il Governo, già 6 mesi fa, per un piano straordinario di interventi ci sono piovute addosso accuse di tutti i tipi. Nel migliore dei casi eravamo i disturbatori che creano “fibrillazioni” nella placida armonia dell’equilibrio di governo. Ma il mandato del M5S non è mai stato chiudere gli occhi e “non disturbare” l’osannato Governo dei Migliori. Il nostro mandato è sempre stato e sempre sarà la difesa degli interessi dei cittadini, a partire dai meno garantiti. Se ci fossimo mossi per tempo avremmo potuto prevenire con maggiore efficacia e minori costi la spirale recessiva già innescata da mesi. Ora tutti i partiti in campagna elettorale stanno scoprendo che avevamo ragione. Allora andiamo subito in Parlamento per sostenere anche con le altre forze politiche interventi massicci. Si è perso già troppo tempo”, così Conte su Facebook.

Sull’emergenza bollette “la Lega chiede al Governo Draghi che è in carica di fare in fretta. Noi chiedemmo mesi fa un investimento maggiore, uno scostamento di bilancio, ci dissero no. Adesso tutti si accorgono che settembre e ottobre rischiano di essere devastanti per le famiglie e per le imprese – ha detto Matteo Salvini -. Se Draghi porta in Cdm o in Parlamento anche la prossima settimana un provvedimento da miliardi, da decine di miliardi per sostenere famiglie e imprese il voto della Lega è assicurato”.

“I rialzi odierni confermano l’urgenza di un intervento drastico che ponga un tetto fissato al prezzo dell’elettricità. E la necessità di raddoppiare il credito d’imposta per l’energia che consenta il recupero di parte degli enormi aumenti in corso. Ne va della tenuta del Paese“, scrive su Twitter il segretario del Pd Enrico Letta.

 

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