Senza censura

I teppisti tedeschi a Napoli e le falle sulla sicurezza

Ieri a Napoli si è dovuto assistere ad una vera e propria guerriglia tra presunti tifosi dell'Union Berlino e le forze di polizia.

I teppisti tedeschi a Napoli e le falle sulla sicurezza

Non è bastato meno di un anno fa il saccheggio e la devastazione della città da parte dei presunti tifosi dell’Eintracht di Francoforte che furono scortati fino al centro di Napoli e solo per fortuna e per capacità di contenimento delle forze di polizia sul posto che non ci furono vittime gravi. A piazza del Gesù vi fu guerriglia urbana tra opposte tifoserie con la polizia in mezzo, tra due chiese, nel bel mezzo di tre scuole e tanta gente che camminava. Una giornata di ordinaria follia, gestita male da chi doveva organizzare diversamente “l’accoglienza”.

Ieri a Napoli si è dovuto assistere ad una vera e propria guerriglia tra presunti tifosi dell’Union Berlino e le forze di polizia

Non sono bastati i fatti gravissimi accaduti a Milano tra alcuni criminali tifosi del Milan che hanno ridotto in fin di vita un tifoso del Paris St. Germain: risse, aggressioni, accoltellamenti. Ancora una volta ieri, presunti tifosi dell’Union Berlino, tutti vestiti uguali in “divisa” con felpa beige, sono arrivati a Napoli e scortati di sera tardi e notte per le strade del centro della nostra città nella incredulità e paura dei napoletani e dei turisti: piazza Dante, via Toledo, Corso Umberto, piazza Garibaldi. E si è dovuto assistere, ancora una volta, alla devastazione di beni pubblici, negozi, scooter, macchine, insomma ad una vera e propria guerriglia con le forze di polizia.

Ci sono stati fermi e feriti con un difficile lavoro di contenimento delle forze dell’ordine. Ma si può accettare che diventi ammissibile che arrivino in città tifosi/teppisti/criminali che possano scorrazzare nelle strade e nelle piazze con il rischio elevatissimo che persone si trovino sul posto e rimanere vittime o che ci siano scontri con tifoserie avverse?

Da Sindaco di Napoli ho sempre partecipato ai comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica in Prefettura e non ho mai mancato di dire la mia e metterci la faccia, sempre, anche su queste vicende. Ed il peso di chi difende e conosce la città si avvertiva all’epoca. In meno di un anno la città due volte è stata devastata da teppisti criminali: è un fatto prevedibile ed evitabile.

Non condivido per nulla la scelta fatta e reiterata di accompagnare queste persone a fare ciò che vogliono nella nostra comunità. Ci sono alternative che possono e debbono essere messe in atto: dal non far partire i teppisti, a prenderli e portarli in un luogo in cui non possono produrre danni, a scortarli subito nel settore ospiti dello stadio. Però si è vietato per ragioni di ordine e sicurezza pubblica il giro in autobus dei giocatori del Napoli dopo lo scudetto. Insomma, a chi troppo e a chi niente. Al solito.