“Gay di m…, che c… guardi, il mio fidanzato?”, ha detto una ragazza a Luca (nome di fantasia) che era seduto sull’autobus vicino ad un’altra persona per tornare a casa. Poi il pestaggio degli amici della ragazza. Sei tra cui due donne si sono avventati contro i due ragazzi colpendoli ripetutamente anche con delle catene. La storia raccapricciante la racconta La Stampa ed è accaduta a Genova. Luca è poi tornato a casa senza però accorgersi di avere un ematoma cerebrale che lo ha mandato in coma e lo ha ridotto in fin di vita. Un intervento chirurgico gli ha salvato la vita. Luca prima di sentirsi male aveva raccontato l’accaduto alla sua ragazza. Non era nemmeno omosessuale. Ma il branco credendolo tale lo ha aggredito selvaggiamente. Ora è scattata l’inchiesta ma non si sa niente. L’unico indagato è l’autista del mezzo che ha visto l’accaduto senza intervenire né chiamare i soccorsi.
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