Il concerto degli U2 a Roma è una grande festa per i bagarini: sul web biglietti in vendita a prezzi folli

Il concerto degli U2 all'Olimpico di Roma, in programma sabato 15 luglio, è diventato un miraggio per decine di migliaia di fan. Ma c'è una seconda data.

Tutto è andato secondo copione: i biglietti sono terminati appena sono stati messi in vendita sul sito di Ticket One, la società che gestisce il servizio di biglietteria dei grandi eventi. E così il concerto degli U2 allo Stadio Olimpico di Roma, in programma sabato 15 luglio, è diventato un miraggio per decine di migliaia di fan, che attendevano con ansia l’appuntamento del tour The  Joshua Tree. La serie di spettacoli in giro per il mondo celebrerà i 30 anni dell’uscita dell’album che ha reso famosa la band irlandese.

Caos online – Chi è rimasto a bocca asciutta ha una seconda chance, ma bisogna essere tra i più veloci per acquistare il biglietto della data aggiunta domenica 16 luglio. Ma, al di là del bis messo in programma, le polemiche sulla gestione della vendita dei tagliandi non sono mancate. Anzi. Del resto da giorni già circolavano sui siti di secondary ticketing, un vero e proprio mercato parallelo sviluppatosi sul web, grazie alla capacità di smanettare su Internet e aggirare i controlli che si rivelano sempre più deboli. Così in quel territorio digitale del  imperversano i bagarini 2.0 che fissano dei prezzi folli sfruttando i grandi eventi. Per accaparrarsi un biglietto degli U2, prima dell’avvio della vendita ufficiale, sono  state chieste anche migliaia di euro ai potenziali acquirenti. “Già nei giorni scorsi, in occasione della vendita riservata agli iscritti al fan club del gruppo, alcuni siti secondari pubblicizzavano biglietti degli U2 a prezzi che raggiungevano i 2.200 euro”, ha spiegato il Codacons. Resta da capire come sia potuto accadere, visto che la possibilità di acquisto prima di ieri era riservata solo agli iscritti dei fan club Red Hill Group e Wires Group.

Proteste – Ticket One, per fare chiarezza, ha fornito i dati ufficiali, spiegando di avere assegnato i biglietti a circa 18mila differenti acquirenti, che il  92% degli ordini è stato spedito con corriere e che ogni cliente ha acquistato in media di 2,9 biglietti.  L’esperienza dei Coldplay, per cui i prezzi del concerto a Milano erano schizzati alle stelle, non ha insegnato molto. Per questo le associazioni dei consumatori avevano acceso i fari sulla vicenda da un po’ di tempo. “La questione del bagarinaggio online si ripropone in tutta la sua gravità, e basta fare un giro sul web per scovare numerosi siti di “secondary ticketing” che vendono biglietti per l’evento dell’Olimpico a prezzi astronomici”, ha evidenziato il Codacons. Anche l’Unione Nazionale Consumatori (Unc) è salita sulle barricate, annunciando battaglia: “Al di là delle responsabilità che saranno accertate dall’Antitrust, a seguito del nostro esposto, e dalla Procura, è evidente che quello che fa Ticketone non basta. Non serve, in particolare, dire che non è stata rilevata la presenza di software automatici di acquisto. Abbiamo da tempo chiesto, fin dal febbraio dello scorso anno, una diversa procedura di vendita”, ha dichiarato il presidente dell’Unc Massimiliano Dona. Per placare le ire, Live Nation, società organizzatrice dello spettacolo, ha annunciato il bis per il 16 luglio. Ma difficilmente la seconda data potrà bloccare la famelicità dei bagarini.