Il Congresso del Partito Democratico per salvare la nave che affonda con i soliti discorsi. Per Letta c’è bisogno di un nuovo partito e non di un nuovo segretario

Congresso del Partito Democratico: giornata di votazioni e lavori per Letta e gli altri che cercano in tutti i modi si salvare la nave.

Il Congresso del Partito Democratico per salvare la nave che affonda con i soliti discorsi. Per Letta c’è bisogno di un nuovo partito e non di un nuovo segretario

Congresso del Partito Democratico: giornata di lavori per Letta e gli altri. Le difficoltà e le sconfitte sono evidenti ma il segretario uscente ha dichiarato che in questi mesi si è cercato di sostituire il Pd. Tuttavia, la maggior parte dei fedeli elettori ha visto un partito spegnersi ed annullarsi con le stesse idee e programmi. “Sono stati mesi difficili perché c’è stato chiaramente un tentativo di sostituire il Pd, un tentativo che oggi posiamo dire che è fallito”, sono state le parole di Enrico Letta.

Il Congresso del Partito Democratico con i soliti discorsi

Il Congresso del Partito ha avviato i suoi lavori con i vari personaggi politici vecchi e nuovi del Pd all’Auditorium Antonianum a Roma. “Oggi avremo 3 votazioni da fare: la prima riguarda i soli componenti dell’assemblea del Pd sulle armonizzazioni statutarie, e poi si voterà sul regolamento congressuale e il Manifesto che invece verranno votati dalla platea allargata dell’assemblea”, ha spiegato Letta sul programma della giornata.

“Esco più determinato di quanto ho cominciato, esco più innamorato del Pd di quando ho cominciato, vi assicuro che non costruirò un partito alternativo al Pd. Non
mi sono pentito di essere tornato da Parigi”, ha concluso il segretario. Nonostante il cambiamento in atto, sembra che nel Pd ci siano sempre i soliti problemi ma soprattutto le stesse parole usate.

Per Letta c’è bisogno di un nuovo partito e non di un nuovo segretario

“Abbiamo bisogno di un nuovo partito, non di un nuovo segretario. E per un nuovo partito serve una base politica, e il manifesto la dà, una base che ci mette nelle condizioni di essere molto ambiziosi per il futuro”, ha sottolineato Letta. Inoltre, l’ormai ex segretario del Pd ha rassicurato tutti che non fonderà nuovi partiti. “È stato giusto tenere duro e arrivare qui oggi. Le amarezze e le ingenerosita’ le tengo per me”. “La segretaria o il segretario del Pd non può passare tutta la giornata a cercare di mediare tra le posizioni dentro il partito e poi, a fine giornata, pensare a cosa dire agli italiani con le residue forze che gli rimangono. Vi assicuro che non costruirò un altro partito alternativo al Pd”.

Al di là delle parole di Letta, i quattro candidati alla Segreteria del Partito Democratico sono pronti: Stefano Bonaccini, Paola De Micheli, Gianni Cuperlo ed Elly Schelin puntano alla segreteria del partito per avviare un nuovo capitolo, l’ennesimo.

 

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