Il Def approda in Consiglio dei ministri

Approderà oggi in consiglio dei ministri il Def 2023. Il Pil tendenziale a +1% e deficit al 4,5%. Bombardieri: "Il Governo ha dimenticato i più deboli".

Il Def approda in Consiglio dei ministri

Approderà oggi in consiglio dei ministri il Documento di economia e finanza 2023. La riunione è prevista alla 15 a Palazzo Chigi. Oltre al Def il Governo dovrà decidere sul disegno di legge con interventi a sostegno della competitività dei capitali.

Approderà oggi in consiglio dei ministri il Def 2023. Il Pil tendenziale al +1% e deficit al 4,5%. Bombardieri: “Il Governo ha dimenticato i più deboli”

Il Pil tendenziale per quest’anno si attesterà allo 0,9 per cento, mentre il deficit, sempre a livello tendenziale, sarà al 4,35 per cento, riferiscono fonti del ministero dell’Economia, sottolineando che il lavoro va avanti sulla base di un approccio prudente, già dimostrato dal ministro Giancarlo Giorgetti in occasione della Nadef e della legge di Bilancio.

Il testo che arriverà oggi in Consiglio dei ministri dovrebbe poi prevedere una crescita programmatica per quest’anno all’uno per cento, mentre, guardando al 2024, nello scenario programmatico il Pil dovrebbe crescere all’1,4 per cento.

Bombardieri: “Dimenticano il lavoro, i pensionati e il tema delle diseguaglianze”

“Bisogna leggerlo nei contenuti, mi sembra però che continui a dimenticare, da quello che leggiamo sui giornali, il lavoro, i pensionati, lavoratori il tema delle diseguaglianze. Di questo non se ne parla più” ha detto a a Radio Anch’io il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parlando del Def. “La politica ha dimenticato i più deboli – ha aggiunto – sono lo sviluppo e gli investimenti che permettono di superare il deficit. Senza questi l’economia si ferma, qualcuno si deve essere scordato le regole di macroeconomia”.

Barelli: “Crescita più alta delle attese, dato importante”

“Occorre raccogliere il dato positivo – ha detto parlando del Def il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli -: la previsione fatta a novembre 2022 del tasso di crescita dell’economia italiana, per l’anno in corso, era dello 0,6%; oggi è arrivato fino all’1% con la tendenza a migliorare ancora. Noi abbiamo un debito pubblico molto elevato, abbiamo la pressione di alcuni Paesi europei, come la Germania, che vogliono che tutti i membri della Comunità europea rientrino dal debito: su questo c’è una partita importante in atto”.

“In questo momento – ha aggiunto l’esponente azzurro -, siamo soddisfatti nel vedere che per il 2023 ci sono delle previsioni più positive rispetto a ciò che si era immaginato, sicuramente ci sarà un tesoretto che potrà essere utilizzato in autunno per affrontare meglio i problemi, speriamo non siano più quelli energetici. Confidiamo che si possa ulteriormente contenere il prezzo delle bollette e destinare le risorse ad altro”.

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