Il gioco e i suoi tempi. Come l’emergenza sanitaria sta impattando anche sul settore dei giochi di fortuna

Il 4 maggio sono ripartiti i giochi del Lotto, 10eLotto (nella modalità legata al Lotto), SuperEnalotto, Eurojackpot ed altri concorsi a totalizzatore. Il 18 maggio è prevista la riapertura dei musei e biblioteche, dello sport di gruppo e del commercio al dettaglio. In quest’ultima categoria non rientrano però le aziende di gioco visto che i commercianti al dettaglio vendono principalmente tre categorie di prodotti: Prodotti alimentari, come piccoli rivenditori che solitamente hanno prodotti freschi o come supermercati, Beni di consumo duraturi, come elettrodomestici e simili, Prevista anche la riapertura di bar e ristoranti (fonte Agimeg).

Pare quindi che l’apertura delle sale gioco slitti ulteriormente al 1° di giugno, data in cui avranno il via libera anche bar e ristoranti, parrucchieri, centri estetici e centri massaggio. Resta inteso che tutto è soggetto alle percentuali di andamento del contagio, in caso di diminuzione la data potrebbe forse essere anticipata mentre, in caso di aumento, come sappiamo, questi e molti altri settori dovranno rimettersi alle indicazioni di contenimento.
Ma andiamo a vedere intanto come hanno reagito gli italiani ai primi sblocchi in tema di gioco: la riapertura avvenuta il 4 maggio del gioco del Lotto e SuperEnalotto non ha comportato nessun assembramento di persone. Insomma nessun assalto alla diligenza per tentare la fortuna con i 90 numeri, sempre secondo l’imponente indagine effettuata da Agimeg.

Una fotografia sociale degna di nota quella scattata in questi giorni, cui seguono diverse considerazioni: probabilmente le persone sono ancora spaventate e la permanenza nei locali pubblici, ad esempio tabacchini, è ridotta al minimo come in ogni altro luogo che non sia casa propria. Altro aspetto di non poco conto è il grande salto digitale che ha compiuto l’Italia durante l’emergenza e che oltre al lavoro, l’acquisto in rete di beni e servizi, ha visto spostarsi on line anche l’entertainment, insieme al consumo di film e serie tv in primis, anche il gaming ne ha molto giovato. Sono decisamente alti, infatti, i numeri di contatti registrati sui portali di casinò on line durante il periodo d’emergenza.

È tuttavia probabile che, anche di fronte alla riapertura delle sale slot e scommesse sportive, una buona parte di quelle persone che è per così dire transitata on line, continui anche dopo a preferire la rete agli spazi fisici, quantomeno per questo tipo di attività ludiche.

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