Il Manuale Cencelli pronto per le nomine di altre 130 società

Avanti tutta con le nomine. Dopo Mps, Enav e le cinque grandi quotate restano da definire le squadre di big come Fs e Rai, fino a realtà minori come la Manifattura Tabacchi.

Il Manuale Cencelli pronto per le nomine di altre 130 società

Avanti tutta con le nomine. Dopo Mps, Enav e le cinque big quotate che hanno visto rinnovati o confermati i vertici il governo dovrà rispolverare il Manuale Cencelli per centinaia di altre poltrone. Sono poco meno di 130 le società a controllo pubblico i cui organi di amministrazione dovranno essere rinnovati in due anni, tra questa primavera ed il 2024.

Avanti tutta con le nomine. Dopo Mps, Enav e le cinque grandi quotate restano da definire le squadre di big come Fs e Rai, fino a realtà minori come la Manifattura Tabacchi

Tolte Enel, Eni, Terna, Leonardo e Poste, restano da definire le squadre di comando di Fs, Rai, fino alle società più piccole, controllate di secondo o terzo livello, come Manifattura Tabacchi o anche Corneliani, la storica azienda tessile di Mantova trasformata nel 2021 in una Newco con un intervento massiccio del braccio operativo pubblico Invitalia.

Secondo il monitoraggio della Camera a fine anno saranno state definite nella raffica di nomine affidate al governo Meloni gli organi di amministrazione di 18 società direttamente partecipate dai ministeri, 49 società di secondo livello, a loro volta cioè partecipate dalle grandi controllate, e 3 società di terzo livello indirettamente partecipate da Cassa Depositi e Prestiti.

Al 31 dicembre 2023, invece, scadranno e dovranno quindi essere rinnovati il prossimo anno gli organi di amministrazione di 10 società direttamente partecipate, 51 società di secondo livello e 4 aziende di terzo livello indirettamente partecipate da Cdp. Quest’anno tra le società a diretto controllo del ministero dell’Economia compaiono Amco, Cinecittà (limitatamente a due consiglieri), Consap, Consip, Equitalia Giustizia; Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Ita, Sogesid, Sport e Salute (limitatamente alla carica di presidente/ad), Sogin (l’incarico della struttura commissariale della società scade il 18 luglio 2023).

Tra quelle di secondo livello spiccano Poste Pay e Poste Vita, Rai Cinema e Rai Way, Infratel, Rfi e Trenitalia

Tra le controllate degli altri ministeri compaiono invece Difesa Servizi (ministero della Difesa) e Ferrovie Appulo lucane(ministero delle Infrastrutture e dei trasporti). Tra quelle di secondo livello spiccano Poste Pay e Poste Vita (controllate di Poste), Rai Cinema e Rai Way (Rai), Infratel (Invitalia), Rfi e Trenitalia (FS), Avio (Leonardo), Plenitude, LNG Shipping, Raffineria di Gela (Eni), Acquirente Unico (Gse). Tra quelle di terzo livello compare invece Manifattura Tabacchi.

Nel 2024 tra le società direttamente partecipate dal ministero guidato da Giancarlo Giorgetti (nella foto), dunque il Mef,  toccherà innanzitutto proprio a Cassa, che a sua volta dovrà nominare i vertici di Fintecna. Per Cinecittà il ministero dovrà invece nominare il presidente, l’ad e un consigliere. Sempre tra le partecipate di Via XX Settembre saranno invece da rinnovare interamente il cda di Eur, Gse, Invimit, Mefop, Rai, Sogei, Sose e Ferrovie dello Stato, che a sua volta nominerà quelli di Anas, BusItalia e Italferr.

Ad Eni spetterà invece il rinnovo dei gasdotti Trans Tunisian Pipeline Company e Transmed, oltre che di Saipem. Ad Invitalia, oltre Corneliani, spetterà infine il compito di rimettere mano all’ex Ilva con il rinnovo del consiglio di Acciaierie d’Italia.

 

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