Il modello Conte-Cinque Stelle fa scuola a Bruxelles. Secondo Castaldo (M5S) per la prima volta l’Europarlamento ha risposto in modo deciso alla crisi economica

Un’Unione europea sempre più contizzata. Passo dopo passo, infatti, Bruxelles pare seguire le indicazioni di quei Paesi – Italia in testa – che avevano già settimane fa le idee chiare per affrontare la crisi. “Le proposte del Parlamento europeo in risposta alla crisi sono forti, chiare, ambiziose e ricalcano quelle avanzate dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte”, ha sottolineato non a caso ieri l’europarlamentare 5S e vicepresidente dell’Europarlamento, Fabio Massimo Castaldo. Che è passato immediatamente a sottolineare quali debbano essere secondo i pentastellati gli step adesso da seguire.

“Non c’è più tempo da perdere – ha spiegato non a caso Castaldo – la Commissione europea deve presentare la proposta sui Recovery Fund al più presto e i leader europei devono passare dalle parole ai fatti”. La strada tracciata è, secondo Castaldo, quella giusta e non si può più tornare indietro. “Il Recovery fund, per essere davvero efficace, deve mobilitare risorse fino a 2.000 miliardi, prevedere una larga prevalenza di trasferimenti a fondo perduto, le scadenze dei prestiti devono essere almeno trentennali e deve entrare in vigore il prima possibile mettendo a disposizione degli Stati più colpiti dalla crisi risorse già nel 2020”.

Dal Parlamento europeo arriva anche un’indicazione sul quadro finanziario pluriennale: è previsto infatti che i maggiori contributi al bilancio pluriennale provengano da nuove risorse proprie dell’Ue, come una imposizione sul digitale, la carbon tax e quella sulle transazioni finanziarie.