Il Partito Democratico vota con il centrodestra per salvare Mulè dalla causa per diffamazione mossa da Donno (M5S)

Il forzista aveva accusato Donno di aver picchiato un assistente parlamentare. In giunta il Pd ha votato per non far processare Mulè

Il Partito Democratico vota con il centrodestra per salvare Mulè dalla causa per diffamazione mossa da Donno (M5S)

Aiutino del Pd per salvare, insieme al centrodestra, Giorgio Mulè dal tribunale civile. È accaduto mercoledì in Giunta per le autorizzazioni alla Camera, chiamata a decidere sull’insindacabilità del deputato di Forza Italia, citato in giudizio in sede civile per diffamazione dal 5 Stelle Leonardo Donno. Un giudizio che molto probabilmente non ci sarà mai. Visto che maggioranza e Pd hanno votato a favore dell’insindacabilità e quindi per evitare a Mulè l’aula del tribunale.

Per raccontare la vicenda, bisogna tornare al 14 giugno del 2024, il giorno successivo a quello nel quale Donno fu assalito alla Camera da un collega della maggioranza durante la discussione sulle riforme del Premierato e dell’Autonomia, mentre cercava di consegnare il tricolore al ministro Calderoli. L’indomani ospite alla trasmissione “L’aria che tira” su La7, Mulè accusò Donno (cioè la vittima dell’aggressione del giorno precedente) di aver picchiato un assistente parlamentare durante l’occupazione dell’aula della Giunta per le elezioni nel 2023, durante una seduta nella quale si discuteva del seggio calabrese poi tolto a Scutellà.

“L’opposizione cerca di far saltare i nervi alla maggioranza, anche tu avevi picchiato un assistente e quell’atto fu squadrista. Venne impedito ai deputati di svolgere il loro lavoro, fu aggredito un assistente parlamentare. Pochi giorni fa sei stato richiamato da tutti i presidenti”, aveva detto Mulè in diretta. Un’affermazione falsa, secondo Donno, che aveva citato il collega per diffamazione. Una causa che però, dopo il voto della Giunta, non ci sarà probabilmente mai. Grazie anche all’aiuto del Pd…