Il vero obiettivo di Renzi. Attacca Bonafede ma nel mirino c’è Conte. L’ex premier rassicura il premier. Ma ricorda il vecchio “Enrico stai sereno”

Dove vuole arrivare Renzi con le barricate sullo stop alla prescrizione? Da una parte l’ex rottamatore continua a giurare di non volere la fine anticipata della legislatura e dall’altra assicura di essere pronto a votare insieme alle opposizioni se non verrà stoppata almeno di un anno, fino alla riforma dell’intero processo penale, la norma che il guardasigilli Alfonso Bonafede ha fatto inserire nello Spazzacorrotti e che è in vigore dal 1 gennaio, su cui il Movimento 5 Stelle non sembra possa gettare la spugna e su cui lo stesso Pd si sta affannando per trovare una soluzione che non risulti mortificante per i pentastellati.

Italia Viva non ha oggettivamente alcun interesse ad andare in fretta al voto. Rischierebbe di sparire. E diventa così il principale sponsor dell’esecutivo. Dove vuole arrivare dunque il senatore di Rignano? A quanto pare a un punto tale da fargli ottenere la maggiore visibilità possibile, accreditandolo agli occhi di quel popolo con cui ha amato avere sempre un dialogo diretto abbattendo i corpi intermedi, e se possibile anche a dare la spallata a Giuseppe Conte.

LA STRATEGIA. Non è mai stato semplice far convivere due leader sotto lo stesso tetto. Ed è ormai chiaro a tutti quanto Matteo Renzi non tolleri chi gli fa ombra. Un uomo spuntato fuori dal nulla e che oggi gode della popolarità di Giuseppe Conte non può risultare digeribile al leader di Iv. Ecco dunque che, tirando la corda sullo stop alla prescrizione, l’ex premier sembra impegnato soprattutto a sostituire il numero uno di Palazzo Chigi con un presidente del Consiglio a lui più congeniale.

Quando Renzi dice che vuole arrivare con la legislatura al 2023 c’è da credergli. E c’è da credergli pure che voglia farlo in una posizione di potere e non come era durante la parentesi gialloverde all’opposizione. Magari però senza quell’avvocato del popolo che se deve difendere qualche interesse difficilmente è quello di Italia Viva. “Ci dia una mano Conte a sminare le questioni in ballo. Quando c’è l’Italia in ballo si sta tutti con il presidente del Consiglio”, ha detto ieri l’ex rottamatore a L’Aria che Tira su La7. Qualcosa che suona tanto come l’”Enrico stai sereno”.