In Parlamento si alza il gomito? Niente paura, se l’onorevole si ubriaca e si infortuna paga lo Stato: 350mila di assicurazione anche per punture, escursioni e sommosse popolari

Punture, malattie tropicali e infortuni in stato di ebbrezza. Il Parlamento spende 350mila per un'assicurazione che copre anche queste eventualità.

In Parlamento si gode di tutto. Stipendi, rimborsi, vitalizi. E assicurazioni. Di ogni tipo. Anche per punture e, udite udite, nel caso di infortuni dovuti a qualche bicchierino di troppo. Sembrerà uno scherzo ma, purtroppo, è tutto vero. I deputati godono di assicurazione anche per questo. E, ovviamente, a pagare è lo Stato. Ergo: i cittadini.

La denuncia arriva direttamente dal Movimento 5 Stelle. Secondo infatti quanto denunciato da Riccardo Fraccaro con un suo intervento in Parlamento, mentre negli anni il fondo per la sanità è stato tagliato – secondo quanto dichiarato dal parlamentare pentastellato – di 4,3 miliardi di euro, ecco pronti 350mila euro spesi per l’assicurazione dei deputati.

Ma Fraccaro si è spinto oltre. Già, perchè detta così è tutto in regola. Ovvio che i nostri parlamentari debbano avere diritto a un’assicurazione. Ma andando a vedere cosa copre la polizza qualche dubbio sorge spontaneo. Nell’ordine: punture e morse di animali, malattie tropicali, affogamento, ernie addominali. Basta così? Niente affatto. I nostri deputati saranno coperti anche in caso di infortuni dopo eventuali “escursioni in montagna”. Non si sa mai l’attivita di Montecitorio dovesse richiederlo. E metti che mentre si è affaccendati con i lavori d’Aula in Parlamento a qualcuno non venga colto da un colpo di sole? Niente paura: l’assicurazione copre anche questa eventualità.

E poi, come detto, tutti al sicuro anche in caso di infortuni “in stato di ebbrezza”. Insomma, cari onorevoli: potete ubriacarvi tranquillamente. Tanto paga Pantalone. E se poi “Pantalone” dovesse ribellarsi? Non c’è problema: l’assicurazione copre anche eventuali danni “in caso di sommosse, insurrezioni o tumulti popolari”.