In Senegal è la fine di un’era: dopo oltre 60 anni la Francia chiude la sua presenza militare nel Paese africano

In Senegal è la fine di un’era: dopo oltre 60 anni la Francia chiude la sua presenza militare nel Paese africano

In Senegal è la fine di un’era: dopo oltre 60 anni la Francia chiude la sua presenza militare nel Paese africano

Con una cerimonia simbolica tenutasi questa mattina nella capitale senegalese, la Francia ha ufficialmente posto fine alla propria presenza militare in Senegal, segnando la conclusione di oltre sei decenni di cooperazione armata tra Parigi e Dakar. È una svolta storica nei rapporti tra la ex potenza coloniale e uno dei suoi più importanti partner africani.

Durante la cerimonia, la Francia ha restituito allo Stato senegalese il campo Geille e lo scalo aeronautico presso l’aeroporto di Dakar, due infrastrutture militari che da anni ospitavano il contingente transalpino. A rappresentare i due Paesi, il generale Mbaye Cissé, capo di Stato maggiore dell’esercito senegalese, e il generale Pascal Ianni, comandante delle forze francesi nel Paese.

Fino a oggi, la Francia manteneva circa 350 soldati in Senegal, impegnati in missioni di addestramento e operazioni congiunte con l’esercito locale. Ma la decisione del presidente senegalese Bassirou Diomaye Faye, annunciata nel novembre 2024, ha tracciato una nuova rotta: quella dell’autonomia strategica e della progressiva liberazione dagli apparati militari stranieri.

In Senegal è la fine di un’era: dopo oltre 60 anni la Francia chiude la sua presenza militare nel Paese africano

La scelta del Senegal si inserisce in un più ampio processo di ritiro della Francia dall’Africa occidentale, avviato già nel 2022 con il disimpegno dal Mali, seguito da Burkina Faso, Niger e Ciad. Nel continente, resta attivo solo il campo in Gabon, dedicato alla formazione dei soldati africani, ma anche in quel caso il futuro appare incerto.

Il gesto di oggi non è soltanto formale: rappresenta una frattura simbolica con il passato coloniale e un segnale di trasformazione profonda negli equilibri geopolitici della regione. La fine della presenza militare francese in Senegal potrebbe spingere altri Paesi africani a rinegoziare i propri rapporti con Parigi, mentre nuovi attori internazionali — dalla Cina alla Russia, fino alla Turchia — avanzano le proprie influenze nel continente.