Inchiesta Pirellino, la Procura chiede nuove misure interdittive per l’ex assessore Tancredi e il costruttore Catella

Nuove misure interdittive per Catella e l'ex assessore Tancredi chieste dalla procura per l'inchiesta sul Pirellino.

Inchiesta Pirellino, la Procura chiede nuove misure interdittive per l’ex assessore Tancredi e il costruttore Catella

Ci sono “gravi indizi di colpevolezza” sull’ipotesi di reato di induzione indebita a carico dell’ex assessore all’Urbanistica Giancarlo Tancredi e dell’imprenditore Manfredi Catella. A dirlo la Procura di Milano nella memoria presentata ieri all’udienza del Riesame con la quale ha chiesto nuove misure cautelari interdittive da uffici pubblici o professionali per i due indagati nell’inchiesta sul progetto del Pirellino.

Fascicolo che vede indagati – sempre per induzione indebita – anche il sindaco Beppe Sala, l’archistar Stefano Boeri e il dg del Comune Cristian Malangone. Per Catella viene chiesto il ‘divieto di contrattare con la pubblica amministrazione’, per Tancredi la ‘sospensione dall’esercizio di un pubblico ufficio’.

Dalle chat emerge “l’asservimento delle funzioni pubbliche agli interessi privati”

Anche dall’analisi delle chat e dei documenti, per i pm emergerebbe “l’asservimento e il condizionamento delle funzioni pubbliche per garantire il soddisfacimento di interessi privati” in un contesto “di conflitto di interessi dei pubblici ufficiali e vantaggi derivanti da condotte collusive”.

Secondo l’accusa, ci sarebbe stata “una condotta univocamente induttiva da parte dell’assessore all’Urbanistica, che agiva su mandato e pressioni di Catella e Boeri, nei confronti del Presidente della Commissione per il paesaggio Giuseppe Marinoni affinché la Commissione esprimesse un parere positivo nei confronti del progetto mutando il proprio orientamento che aveva portato a due pareri precedenti negativi”.

Marinoni voleva “compiacere gli sponsor politici”, Tancredi e Sala

Inoltre, per i pm, quando nel 2023 Marinoni fece in modo che la Commissione paesaggio desse “parere favorevole” al progetto del Pirellino, agì “per l’interesse di non creare problemi e ‘mettere al riparo’ gli amministratori pubblici” e i suoi “sponsor politici”, ossia l’allora assessore Tancredi e il sindaco Sala, dalla “bocciatura del progetto”, date le “pressioni” per il via libera dello sviluppatore immobiliare Catella e Boeri.

Dissequestrato Papiniano, progetto illegale, ma costruttori forviati dal Comune

Sempre ieri il gip ha annullato il sequestro del cantiere di viale Papiniano 48, per il quale sono indagati il costruttore e il direttore lavori. Per il giudice, malgrado la “assoluta antigiuridicità dell’intervento” immobiliare, perché sarebbe servito un “piano attuativo” per quel progetto e che ora serve “in sanatoria”, va riconosciuta la “buona fede” dei due indagati, perché sarebbero stati i “comportamenti dello stesso Comune di Milano” a “fuorviare il privato” costruttore.