Inchiesta zone rosse, Conte per tre ore davanti ai magistrati di Bergamo. “Ho voluto chiarire tutti i passaggi nei minimi dettagli”

“Oggi abbiamo sentito come persone informate sui fatti il presidente del Consiglio dei ministri, il ministro della Salute e il ministro dell’Interno. Le audizioni si sono svolte in un clima di massima distensione di collaborazione istituzionale. Ora ce ne andiamo, grati di queste dichiarazioni, a completare il nostro lavoro”. E quanto ha detto il procuratore capo di Bergamo, Maria Cristina Rota (nella foto), rispondendo ai giornalisti fuori da Palazzo Chigi.

Il magistrato, che nei giorni scorsi aveva affermato che spettava al Governo istituire della zona rossa di Alzano lombardo e Nembro, ha chiarito che tra le dichiarazioni in possesso della Procura “c’era quella in quel momento”, ma e che ad oggi non ha “altro da aggiungere”. “Ho voluto chiarire tutti i passaggi nei minimi dettagli” ha detto Conte al termine delle audizioni.

I magistrati di Bergamo si sono recati a Palazzo Chigi per sentire, in qualità di persone informate sui fatti, il premier Giuseppe Conte e i ministri dell’Interno e della Salute, Luciana Lamorgese e Roberto Speranza. Il colloquio tra il presidente del Consiglio e il pm Rota è durato circa tre ore, durante le quali Conte ha ribadito, come ha ripetuto negli ultimi mesi, “che la Regione Lombardia aveva gli strumenti tecnici per agire in autonomia come hanno fatto altre Regioni”.