Un incontro definito “un successo da 12 su 10”. Così Donald Trump ha commentato il faccia a faccia con Xi Jinping in Corea del Sud, il primo dopo sei anni di relazioni sempre più tese tra Stati Uniti e Cina. L’atmosfera è apparsa insolitamente distesa, tra sorrisi e strette di mano, nonostante il presidente americano avesse riacceso le tensioni poche ore prima, annunciando su Truth Social la ripresa dei test nucleari dopo oltre trent’anni di stop.
Trump e Xi in Corea del Sud tra sorrisi e pacche sulle spalle: dopo mesi di muro contro muro, arriva il disgelo storico tra Washington e Pechino
L’appuntamento di Seul ha però segnato un passo avanti nel riavvicinamento tra le due superpotenze. Trump ha confermato la riduzione dei dazi sulle merci cinesi dal 57% al 47% e su quelle legate al fentanyl dal 20% al 10%, in cambio dell’impegno di Pechino a collaborare contro il traffico della sostanza che negli Stati Uniti provoca migliaia di morti ogni anno.
Tra i risultati più concreti figura anche l’intesa annuale sulle terre rare, fondamentali per l’industria tecnologica, che garantirà continuità alle esportazioni cinesi. Trump ha inoltre annunciato la ripresa immediata degli acquisti di soia americana, un gesto distensivo verso gli agricoltori, parte cruciale del suo elettorato.
Le altre novità dall’incontro tra Trump e Xi Jinping
Il colloquio ha toccato anche i temi caldi dell’export tecnologico e della sicurezza globale: si è parlato dei chip statunitensi destinati alla Cina, ma non del processore d’avanguardia “Blackwell” di Nvidia, né del dossier Taiwan. In agenda anche la cooperazione su Ucraina e Gaza, dove Xi ha elogiato “gli sforzi di pace” dell’ex presidente.
Trump ha confermato che visiterà la Cina ad aprile, con una visita di Xi negli Stati Uniti prevista più avanti. “Usa e Cina devono essere partner e amici”, ha dichiarato il leader cinese, invitando a “mantenere la giusta rotta” della “gigantesca nave” delle relazioni bilaterali.