Inferno Afghanistan. Sono già 974 i morti dall’inizio dell’anno. Incremento del 16% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

Il 2015 è già un altro triste anno per il bilancio di vittime civili del conflitto in Afghanistan. Gli ultimi dati della Missione di assistenza delle Nazioni Unite in Afghanistan (Unama), che si riferiscono al periodo tra gennaio e aprile, parlano di 974 civili morti e 1.963 feriti. Per la stessa Unama si tratta di dati “record“, che dimostrano un incremento del 16% rispetto allo stesso periodo nel 2014. L’anno scorso, secondo la stessa Unama, in Afghanistan si sono contate circa 10mila vittime civili (3.699 morti e 6.849 feriti), il 22% in più rispetto al 2013. Anche per questo, la Nato manterrà in Afghanistan una sua missione a “guida civile con una componente militare”, dopo la conclusione dell’attuale ‘Resolute support’, prevista per il 2016. È quanto hanno deciso i ministri degli Esteri dell’Alleanza riuniti ad Antalya. “Manterremo una presenza in Afghanistan a guida civile”, ha spiegato il segretario della Nato Jens Stoltenberg in una conferenza stampa precisando che la missione avrà “un’mpronta soft”, di sostegno e assistenza alla popolazione civile e alle forze di sicurezza afghane.