A proposito di intelligenza artificiale Italiana per il periodo 2024-2026 i 13 esperti selezionati dal Governo, con il coordinamento dell’AGID, hanno prodotto un nuovo documento, anticipato in una sintesi, che in 10 punti qualifica le aree di attenzione e le azioni da intraprendere a supporto di ricerca scientifica, pubblica amministrazione, imprese, formazione e infrastrutture, oltre a disposizioni per attuazione, coordinamento e monitoraggio della strategia stessa.
I ben informati dicono che sia già pronto il nome per guidare la delicata Fondazione per l’intelligenza artificiale. Si tratterebbe di Elisabetta Belloni
Leggendolo con attenzione si scopre che è pronto per istituire una “Fondazione per l’IA” in capo alla presidenza del Consiglio dei ministri, “con la responsabilità del coordinamento delle azioni strategiche”, scrivono nel documento. A nulla sono servite le osservazioni di chi criticava un’agenzia direttamente controllata dal governo che creerebbe le condizioni di non poter controllare i controllori. A nulla è valsa anche la segnalazione dell’Authority per la Privacy, inviata a Palazzo Chigi dal presidente Pasquale Stanzione il mese scorso, in cui si sottolineava che l’autorità di vigilanza debba essere indipendente da Palazzo Chigi e imparziale.
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alessio Butti tira dritto per la sua strada e i ben informati dicono che sia già pronto il nome per guidare la delicata Fondazione. Si tratterebbe di Elisabetta Belloni, ormai diventata una fedelissima di Giorgia Meloni, direttrice del Dipartimento delle informazioni per la sicurezza nonché coordinatrice di tutta l’attività diplomatica che si svolge intorno al G7 di cui l’Italia ha la presidenza quest’anno e che culmina nell’evento politico del 14 e 15 giugno, in Puglia. Rimane tutto nelle stanze di Palazzo Chigi. Non vi sentite garantiti?