Iss e ministero della Salute frenano gli entusiasmi. L’indice Rt migliora ma sono ancora 10 le regioni ad alto rischio. E in altre 7 servono misure più stringenti entro un mese

Secondo la bozza dell’ultimo monitoraggio sull’andamento della curva epidemiologica, che l’Istituto superiore di Sanità e il ministero della Salute presenteranno domani, quasi tutte le regioni sono ancora classificate ad alto rischio di una epidemia “non controllata e non gestibile” o a rischio moderato con alta probabilità di progredire a rischio alto nelle prossime settimane.

Secondo gli ultimi dati, le regioni/PA classificate a rischio alto sono 10. Le rimanenti sono a rischio moderato, di cui 7 con una probabilità elevata di progredire a rischio alto nel prossimo mese. Nella bozza della relazione i vertici delle autorità sanitarie, riunite nella Cabina di regia, raccomandano all’Esecutivo di valutare l’opportunità di adottare ulteriori misure di mitigazione nelle 7 regioni a rischio moderato.

Nel periodo 4-17 novembre, l’indice di trasmissibilità Rt, calcolato sui casi sintomatici, è pari a 1,08. Si riscontrano valori medi di Rt tra 1 e 1,25 nella maggior parte delle Regioni/PA italiane. In 4 Regioni/PA l’RT puntuale è inferiore a 1, indicando una diminuzione significativa nella trasmissibilità.

Per la prima volta da molte settimane, l’incidenza di contagi calcolata negli ultimi 14 giorni è però sensibilmente diminuita a livello nazionale. Dati incoraggianti che sottolineano l’efficacia dell’impatto delle misure di mitigazione finora messe in campo dal Governo. L’incidenza rimane tuttavia ancora troppo elevata per permettere una gestione sostenibile, pertanto, sempre secondo Iss e ministero della Salute, sarà necessario raggiungere livelli di trasmissibilità significativamente inferiori di 1 consentendo una rapida diminuzione nel numero di nuovo casi e, conseguentemente, una riduzione della pressione sui servizi sanitari.

I dati del nuovo monitoraggio, ha fatto sapere il ministero della Salute di cui ha parlato oggi anche il premier Giuseppe Conte (leggi l’articolo), saranno resi noti domani nel corso di una conferenza stampa, prevista per le 10,30, a cui parteciperanno il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro (nella foto), il presidente del Consiglio Superiore di Sanità, Franco Locatelli, e il direttore generale della Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza.