L’Italia favorevole a una missione di pace europea in Libia. Conte: “Dialogo e diplomazia sono sempre sempre più efficaci delle armi”

“Lavoreremo insieme per Berlino e per raccogliere tutte le possibili opportunità per indirizzare una soluzione in Libia che sia politica. Il primo passo è il cessate il fuoco, non importante se formale o sostanziale ma duraturo”. E’ quanto è tornato a ribadire il presidente Giuseppe Conte, in visita ad Algeri.

“Non possiamo accettare altre truppe militari – ha aggiunto Conte – questo è il momento del dialogo e del confronto. Bisogna fare affidamento sulla diplomazia e sul dialogo che sono più efficaci delle armi e delle opzioni militari”. Mandare in Libia una forza di interposizione e di pace europea, ha poi aggiunto il presidente Conte, “è una delle possibilità che contempleremo” a Berlino “ma dobbiamo confrontarci e discutere. Una volta accantonata l’opzione militare lavorare per portare in Libia un contingente di interposizione e di pace è un’opzione e noi possiamo già dire che siamo disponibili”.

La presenza di Haftar a Berlino, ha detto ancora Conte incontrando la stampa italiana ad Algeri, “è un ottimo segnale”. “La posizione italiana – ha spiegato il premier – è stata fin dall’inizio che senza la partecipazione degli attori libici una conferenza internazionale sarebbe compromessa perché non è accettabile secondo l’approccio italiano che si possa discutere del futuro della Libia senza gli attori libici. Non possiamo pensare che la comunità internazionale possa in modo impositivo e arrogante decidere il futuro della comunità libica, per quanto la comunità libica in questo momento sia divisa”.