Campidoglio, la bufera non ferma il maxi concorso. Avanti con le prove orali. Ma con l’incubo della Procura

Avanti tutta con il Concorsone al Campidoglio. Le prove orali andranno avanti, non si sospende nulla. “Gli uffici stanno lavorando per capire come superare il problema dell’anonimato che siamo certi che non sia stato rispettato”, questo il commento del vicesindaco di Roma, Luigi Nieri, “Voglio lanciare segnale di tranquillità: non annulliamo il concorso. Stiamo trasferendo gli atti alla Procura”.

Il Codacons intanto ha annunciato la class action. «Punire tutti i candidati che hanno sostenuto e passato gli esami per colpe che evidentemente non sono a loro imputabili è una scelta assurda che lede i diritti di chi ha partecipato in modo regolare al concorso – afferma il Presidente Carlo Rienzi – Se anomalie ci sono state, la magistratura dovrà accertare le responsabilità ed escludere solo quei candidati coinvolti nelle irregolarità. In caso di annullamento totale del concorso, i 20mila candidati che hanno superato la fase preselettiva potranno chiedere la conservazione della propria posizione e il risarcimento dei danni da perdita di chances di lavoro, aderendo al ricorso collettivo al Tar del Lazio di cui il Codacons si farà promotore».

«Purtroppo dalle verifiche effettuate abbiamo riscontrato diverse irregolarità sul maxiconcorso, organizzato dall’amministrazione precedente. Il fatto che non sia stato garantito l’anonimato dei partecipanti è talmente grave che saremo costretti a investire del problema la magistratura penale, civile e contabile – ha affermato il sindaco di Roma Marino – Rimane il fatto che l’amministrazione di Roma ha la volontà di tutelare tutti i concorrenti e l’obbligo di restituire ai cittadini la fiducia verso la Pubblica Amministrazione».