La Cnn smentisce Benjamin Netanyahu: “L’Iran non sta costruendo la bomba atomica”

La Cnn smentisce il primo ministro di Israele Benjamin Netanyahu: “L’Iran non sta costruendo la bomba atomica”

La Cnn smentisce Benjamin Netanyahu: “L’Iran non sta costruendo la bomba atomica”

Mentre il Medio Oriente resta in bilico tra guerra aperta e fragile equilibrio, emergono importanti divergenze tra le valutazioni dell’intelligence statunitense e le accuse israeliane sul programma nucleare iraniano. Secondo quanto riportato dalla CNN in un’inchiesta pubblicata oggi, 17 giugno, l’Iran non starebbe attualmente perseguendo attivamente la costruzione di un’arma nucleare. E anche qualora decidesse di farlo, ci vorrebbero almeno tre anni per completare un ordigno funzionante.

Una ricostruzione che smentisce in modo diretto quanto sostenuto in questi giorni dal governo israeliano, secondo cui Teheran starebbe segretamente accelerando i lavori per la militarizzazione del proprio programma nucleare. “Le informazioni condivise con gli Stati Uniti sono chiare: l’Iran stava lavorando in segreto alla costruzione della bomba”, ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu in un’intervista a Fox News.

Netanyahu smentito da Washington

Ma la versione israeliana non è condivisa da tutta la comunità statunitense. La direttrice dell’Intelligence nazionale USA, Tulsi Gabbard, ha ribadito che “l’Iran non sta costruendo un’arma nucleare” e che l’ayatollah Ali Khamenei non ha mai autorizzato la ripresa di un programma militare dopo la sua sospensione nel 2003.

Le valutazioni dell’intelligence civile americana, riportate dalla CNN, parlano di un rallentamento solo temporaneo del programma iraniano a seguito degli attacchi aerei israeliani. Le operazioni militari della scorsa settimana avrebbero danneggiato l’impianto di Natanz, dove sono installate le centrifughe per l’arricchimento dell’uranio, ma non hanno colpito in modo significativo il sito di Fordow, scavato sotto una montagna e considerato inaccessibile senza il supporto militare degli Stati Uniti.

Proprio Fordow, secondo l’ex inviato speciale americano in Medio Oriente Brett McGurk, rappresenta il vero cuore del problema: “Se tutto finisce con Fordow ancora operativo, potremmo trovarci con un problema peggiore”.

Corsa all’arma nucleare? Il parere degli esperti

L’Agenzia internazionale per l’energia atomica (AIEA) ha confermato che l’impianto di Fordow non è stato colpito, mentre ha lanciato l’allarme sull’accumulo di uranio arricchito da parte dell’Iran: una quantità sufficiente, secondo stime, a produrre fino a nove bombe atomiche, pur restando tecnicamente sotto la soglia fissata per uso militare.

Ma se è vero che la costruzione di una bomba rudimentale potrebbe essere realizzabile in pochi mesi, resta ancora lontano l’obiettivo di sviluppare un sistema di lancio efficiente, che richiederebbe anni di lavoro e risorse.

Una fonte interna citata dalla CNN sottolinea che “l’Iran è scosso” dagli ultimi sviluppi e che “non è chiaro se abbia ancora la capacità e le competenze per completare quel percorso”.