La crisi travolge tutti, e anche l’elicottero di Silvio Berlusconi. Il “gioiellino” dell’ex premier è passato da 122 a 98 ore di volo. Ed è scattato un aumento delle tariffe d’uso

di Stefano Sansonetti

In tempo di crisi, si sa, tutti fanno più fatica. Anche l’elicottero dell’ex presidente del consiglio, Silvio Berlusconi, che nel 2012 è rimasto in volo per 98 ora e 10 minuti, il 19,8% in meno rispetto alle 122 ore e 25 minuti dell’anno precedente. Non c’è niente da fare, purtroppo le difficoltà si pagano. E tra queste il costo del carburante ha un peso indiscutibile. Ma dentro l’ultimo bilancio 2012 del Cefin, ovvero il Consorzio elicotteri che fa capo a Fininvest, ci sono altre sorprese. Diciamo subito che la struttura ha in pancia l’elicottero Agusta Westland 139, un concentrato di tecnologia che vanta tre ore di autonomia e un sistema avanzato che gli consente di viaggiare di notte in condizioni di visibilità ridotta. Nel bilancio il suo costo originario è fissato in 7,5 milioni di euro, anche se adesso, al netto degli ammortamenti che si sono accumulati nel corso degli anni, i documenti contabili riportano un valore di 2 milioni e 600 mila euro.

Chi usa il mezzo
Va chiarito che l’AW 139 non viene utilizzato soltanto dall’ex presidente del consiglio, ma anche da tutta una serie di manager di Fininvest e Mediaset. E naturalmente il suo utilizzo va pagato. Certo, complice un uso discendente del mezzo, i ricavi del Cefin negli anni non hanno restituito grandi cifre. Diciamo che dal 2008 a oggi si sono attestati tra i 95 e i 110 mila euro. Ma, come per miracolo, a fine 2012 gli stessi ricavi hanno raggiunto i 404 mila euro. Come è possibile, se l’AW 139 ha volato nettamente di meno? La risposta arriva direttamente dalla relazione sulla gestione, dove si spiega chiaro e tondo che l’aumento del fatturato è dovuto all’ “incremento della tariffa oraria praticata con effetto dal 1° gennaio 2012”. Insomma, gli stessi manager e le stesse società della galassia del premier hanno dovuto sborsare di più per utilizzare l’elicottero. Dal medesimo bilancio viene fuori che i principali rapporti commerciali sono intercorsi tra il Cefin e Mediaset, Promoservice Italia, Dolcedrago, Fininvest ed Rti. Sono queste, quindi, le società della galassia Berlusconi che hanno fatto volare i loro vertici con l’AW 139.

Ricca liquidità
Di sicuro, al di là delle performance dell’esercizio, nella cassaforte è custodito un tesoretto di 5 milioni e 458 mila euro. La cifra è riportata sotto la voce crediti finanziari, ma la nota integrativa spiega che questi denari “riflettono il saldo del conto deposito di liquidità acceso presso il consorziato Finivest, sul quale è stata depositata la liquidità eccedente il normale fabbisogno di gestione”. Le condizioni che regolano tali depositi, informa ancora il documento, prevedono una remunerazione delle somme con interessi calcolati sulla base del tasso Euribor, in linea con quelli praticati dal mercato. Inoltre “le somme depositate sono esigibili con un preavviso di 5 giorni e comunque alla scadebza di ogni trimestre solare”.

Altri proventi
Nel valore della produzione del Cefin, però, nel corso del 2012 sono rientrati anche 1 milione e 613 mila euro, gran parte dei quali è da ricondurre a “contributi in conto esercizio addebitati ai consorziati a fronte delle spese di gestione sostenute”.
Mentre altri 21.694 euro sono stati incassati dalla compagnia che ha assicurato l’elicottero, “in dipendenza della clausola contrattuale che premia l’assenza di sinistri denunciati nell’annualità di polizza scaduta il 30 giugno 2012”.

@SSansonetti