La difesa di Lotti. Il ministro renziano respinge le accuse e nega i rapporti con l’amministratore delegato della Consip

Il ministro dello Sport e braccio destro di Matteo Renzi, Luca Lotti, è stato sentito dai pm dopo la notizia dell'inchiesta aperta anche sul suo conto.

Nessun rapporto con l’amministratore delegato della Consip e nessuna rivelazione sulle indagini relative alla società. Il ministro dello Sport e braccio destro di Matteo RenziLuca Lotti, è stato sentito dai pm dopo la notizia dell’inchiesta aperta anche sul suo conto. “Non ho mai saputo nulla di indagini relative alla Consip e quindi è impossibile che possa aver rivelato circostanze su questa vicenda”, ha detto – secondo quanto si apprende – Lotti ai magistrati. E soprattutto “Non ho mai frequentato Luigi Marroni (Amministratore delegato della Consip, ndr). L’ho visto solamente due volte nell’ultimo anno”, ha detto

“Con i magistrati è stato un incontro molto sereno, sui fatti riportati dal Fatto quotidiano (che ha dato in esclusiva la notizia, ndr). Il ministro ha negato qualsiasi responsabilità, fornendo ai magistrati anche dei riscontri che saranno approfonditi nelle prossime settimane”, ha affermato il legale di Lotti, Franco Coppi.

L’inchiesta è partita dalla Procura di Napoli sulla corruzione in Consip, ma il fascicolo con le ipotesi di reato riguardanti fughe di notizie è stato stralciato e per competenza se ne sta occupando la Procura di Roma.