La dolce vita degli ex consiglieri regionali. Una lobby del privilegio, tra sedi lussuose, vino e concerti scontati

di Stefano Sansonetti

Non c’è niente da fare. Dalle parti della Regione Lazio c’è un drappello di arzilli settanta-ottantenni che vedono come fumo negli occhi la possibilità di godersi serenamente la loro “ricca” pensione. Evidentemente dopo tanti anni di prima linea istituzionale diventa difficile rassegnarsi all’uscita di scena. E così, per impegnare il proprio tempo, meglio darsi da fare in quella che potrebbe essere definita la “lobby degli ex”. Basta guardare l’attivismo dell’Associazione degli ex consiglieri regionali del Lazio per averne un assaggio. I benefit, per chi già incassa lussuosi vitalizi, sono variegati. Per esempio c’è l’opportunità di ordinare vino bianco e vino rosso scontato del 40%. Oppure c’è la possibilità si sfruttare altri sconti per godersi concerti di musica classica presso l’Accademia nazionale di Santa Cecilia. Senza contare la fortuna di sfruttare la bella sede di un “semibollito” ente regionale, ovvero il commissariato Istituto di formazione “Arturo Carlo Jemolo”.

LA BELLA COMPAGNIA
Per carità, diciamo subito che non è certo il Lazio la sola regione ad avere un’Associazione di ex consiglieri. Anzi, sono talmente tante queste mini lobby degli ex che esiste addirittura un coordinamento. Il che è tutto dire. Quella del Lazio, per esempio, è presieduta da Enzo Bernardi, 73 anni, iscritto al Partito repubblicano nel lontano 1963 e consigliere regionale nel 1976. Un’altra era geologica della politica. Come vicepresidente abbiamo Stefano Paladini, 74 anni, iscritto al Pci nel 1966 e consigliere regionale nel 1988. E che dire del tesoriere, Gioacchino Cacciotti, 73 anni, consigliere regionale nel 1975? Che poi la curiosità sono tante. Chi c’è dietro la maxiofferta del vino scontato del 40%? Ebbene, si dà il caso che l’azienda agricola che lo fornisce, ossia la Castel de Paolis, sia della famiglia di un socio d’eccezione dell’Associazione degli ex consiglieri regionale del Lazio. Parliamo di Giulio Santarelli, 80 anni, proveniente dalle file del Psi e dal 1961 al 1968 sindaco di Marino. Nel 1977, poi, il grande salto alla presidenza della Regione Lazio, cui sono seguiti diversi incarichi da sottosegretario in vari ministeri. Ma si può registrare un’altra amenità, per così dire. Nell’aprile 2014 l’Associazione ha presentato in pompa magna una dossier sulle aziende partecipate dalla Regione Lazio, dalle cinque province e dai comuni con più di 10 mila abitanti. La ricerca, realizzata tecnicamente dall’Eurispes, ha contato 237 società, con tutta una serie di richiami ai soliti sprechi e alle solite prospettive di razionalizzazione. Bene, per la ricerca nel dicembre del 2013 l’Associazione degli ex consiglieri ha avuto un contributo di 10 mila euro dal Consiglio regionale del Lazio, oggi guidato da Daniele Leodori (Pd). Così come sempre dal Consiglio regionale erano arrivati altri 10 mila euro l’anno precedente, senza che il sito internet indichi una motivazione precisa.

I SOLDI
Questo dimostra che, seppur con cifre calanti nel tempo, la lobby degli ex abbia fatto affidamento non solo sui contributi degli associati, ma anche su qualche bell’assegno pubblico. Senza contare i “patemi” che nei mesi scorsi gli ex consiglieri hanno dovuto subire quando il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti (con altri governatori) ha deciso di tagliare i vitalizi, prevedendo regole di età più rigide per accedervi e contributi di solidarietà per gli importi più alti. Apriti cielo. La tensione è arrivata alla stelle. Al punto che con grande sollievo un comunicato dello scorso 11 dicembre 2014 della lobby degli ex recitava: “Si comunica a tutti i soci che ci è pervenuta dalla Presidenza del consiglio notizia certa che il 15 dicembre verranno erogati i vitalizi di novembre e dicembre. Auguri e tutti”. E chissà che non sia scattato un brindisi con sconto del 40%.

Twitter: @SSansonetti