La fiaccola olimpica accende la corsa all’Autonomia. Salvini in trance agonistica accelera, ma rischia di sbattere sul muro M5S

Impugnata la fiaccola olimpica, il tedoforo Matteo Salvini ora corre spedito verso il traguardo dell’Autonomia. Come se l’assegnazione dei Giochi invernali 2026 a Milano e Cortina fosse uno scontato via libera al provvedimento bandiera della Lega.

PATTI CHIARI. “Noi siamo pronti: il testo base è pronto per la riunione di domani del Consiglio dei ministri, con grande vantaggio per tutte le Regioni italiane, altrimenti a Roma si ingolfa tutto – è il sillogismo del vicepremier -. Le Olimpiadi invernali Milano-Cortina, ci dicono che dove corrono gli enti locali, i Comuni, l’Italia vince”. Il punto, però, è capire quale Italia vince e quale ci rimette. Ed è stato proprio questo dubbio a finire sul tavolo del vertice di stasera tra il premier Giuseppe Conte, il leader M5S Luigi Di Maio e lo stesso Salvini per definire la road map. Ma oltre ai tempi, resta il nodo del metodo. Sul quale pende l’incognita del passaggio parlamentare. Che per i Cinque Stelle deve essere sostanziale, con un parere espresso da ogni commissione competente prima di dare il via libera alle intese con le Regioni. Mentre per la Lega dovrebbe limitarsi ad una semplice informativa alle Camere. Una tesi già bocciata da diversi ministri e numerosi parlamentari grillini: “Non voteremo alcun testo se non ci sarà la garanzia che non verrà penalizzato il Sud”. Del resto il presidente del Consiglio Conte  ha ribadito che l’autonomia differenziata deve salvaguardare il Mezzogiorno.