Nel silenzio dei media occidentali, la guerra civile in Sudan continua ad aggravarsi e a mietere vittime innocenti. Come riportano fonti delle Nazioni Unite, un convoglio del Programma alimentare mondiale (Pam) e dell’Unicef, diretto a El Fasher, capitale dello Stato sudanese del Darfur Settentrionale, è stato attaccato durante la notte da un gruppo di soldati. L’assalto è avvenuto mentre il convoglio umanitario si trovava nella città di Al Koma, in attesa del via libera delle autorità militari per proseguire il viaggio. Secondo fonti locali, che però non forniscono dati precisi, numerose persone avrebbero perso la vita.
La guerra civile in Sudan continua ad aggravarsi: i ribelli assaltano un convoglio dell’Onu e causano una mattanza
Quel che è certo è che l’emergenza in Sudan, causata dallo scontro armato tra l’esercito regolare del Paese africano e i ribelli delle Forze di Supporto Rapido (RSF), continua a peggiorare di ora in ora. Secondo quanto riferito dal portavoce dell’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Eujin Byun, dall’inizio delle ostilità e a causa dei feroci scontri oltre 4 milioni di sudanesi sono stati costretti a fuggire dal Paese. Una vera e propria migrazione di massa che, spiega Byun, “mette a rischio la stabilità regionale e globale”, aumentando esponenzialmente il rischio di nuove atrocità.