La Guerra in Ucraina non ha fine e Trump si arrende: “Sono molto deluso da Putin”. Intanto Mosca e Kiev litigano ancora in vista del summit a Istanbul

Guerra in Ucraina, Trump si arrende: "Sono molto deluso da Putin". Intanto Mosca e Kiev litigano in vista del summit a Istanbul

La Guerra in Ucraina non ha fine e Trump si arrende: “Sono molto deluso da Putin”. Intanto Mosca e Kiev litigano ancora in vista del summit a Istanbul

Se qualcuno sperava che Donald Trump potesse mettere in riga Volodymyr Zelensky e Vladimir Putin, convincendoli a porre fine alla guerra in Ucraina, rischia di restare deluso. Di fronte ai continui bombardamenti russi — secondo quanto riportato dal Wall Street Journal, che cita le parole della portavoce del Dipartimento di Stato americano, Tammy Bruce — il tycoon si sarebbe ormai arreso all’impossibilità di chiudere il conflitto. Anzi, l’inquilino della Casa Bianca sarebbe “estremamente deluso” dalle azioni di Putin, che continua ad attaccare l’Ucraina e a colpire civili, mentre gli Stati Uniti cercano di arrivare a un cessate il fuoco.

Che la pace sia ancora lontana lo dimostra il continuo botta e risposta tra Kiev e Mosca in vista dell’incontro previsto a Istanbul, in Turchia, proposto dal leader del Cremlino e accettato con riluttanza dal presidente ucraino. Il vertice dovrebbe tenersi il 2 giugno e avrebbe l’obiettivo di riavviare i negoziati di pace.

Nonostante la disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative, l’Ucraina — come affermato dal viceministro degli Esteri Andrij Sybiha — insiste sul fatto che la Russia debba inviare un memorandum con le proprie richieste prima del faccia a faccia.

La Guerra in Ucraina non ha fine e Trump si arrende: “Sono molto deluso da Putin”. Intanto Mosca e Kiev litigano ancora in vista del summit a Istanbul

“L’Ucraina, in seguito ai risultati del precedente incontro di Istanbul, ha già trasmesso alla parte russa la sua visione dei passi successivi, in particolare per quanto riguarda i parametri del futuro cessate il fuoco”, ha spiegato Sybiha, aggiungendo: “Stiamo ancora aspettando un memorandum dalla parte russa, come annunciato. Lo attendiamo prima del vertice, anche perché il suo invio preventivo era stato promesso anche agli Stati Uniti”.

Del tutto diversa la posizione del Cremlino, che non intende divulgare il documento prima dell’incontro e che — con l’evidente intento di provocare Kiev — ha fatto sapere, per voce del viceministro degli Esteri Andrey Rudenko, di augurarsi che “il governo ucraino prenda sul serio i colloqui di Istanbul e sfrutti l’opportunità per raggiungere una soluzione pacifica alla crisi”.

Un botta e risposta che sembra certificare il fallimento della strategia del presidente Trump, inizialmente convinto di poter far ragionare Putin e Zelensky, ma ora apparentemente rassegnato al fatto che la guerra sia destinata a durare ancora a lungo.

Proprio per questo motivo, secondo quanto riportato dalla rivista The Atlantic, il leader statunitense avrebbe deciso di non inviare alcuna delegazione al secondo round di negoziati tra Russia e Ucraina, avviando di fatto un graduale disimpegno degli Stati Uniti dal conflitto.