Contributi non versati, la Idem fa notizia

di Fabrizio Gentile

A pensar male si fa peccato, ma qualche volta ci si prende. L’ex ministro Josefa Idem, oggi senatore del Pd, è indagata dalla Procura di Ravenna nell’ambito di un’inchiesta su una truffa sui contributi pensionistici. Secondo quanto riporta oggi la ‘Voce di Romagna’, la Procura avrebbe notificato all’olimpionica l’atto di conclusione indagine. Sul registro degli indagati ci sarebbe, secondo il quotidiano, anche il marito Guglielmo Guerrini. Per il contenzioso che si era aperto sulla questione dell’Ici-Imu non versate in relazione alla residenza-palestra presa a poche centinaia di metri dalla casa del marito, ora indagato con lei per truffa, Josefa Idem aveva sanato ogni pendenza. Stessa cosa era accaduta per gli abusi edilizi rilevati durante i sopralluoghi della  polizia Municipale. Per il fascicolo senza indagati aperto a suo tempo dall’allora pm di turno Monica Gargiulo, è già stata chiesta archiviazione. Il nuovo filone d’indagine, portato avanti dal pm Angela Scorza, era partito in un secondo tempo in seguito a uno specifico esposto di Alvaro Ancisi, capogruppo comunale della lista civica d’opposizione “Per Ravenna”. Nei giorni che avevano preceduto le dimissioni della Idem, il consigliere ai media locali e nazionali aveva già ventilato la questione relativa ai contributi previdenziali. Formalmente pero’ si era rivolto alla Procura solo ad agosto. Era seguito un accesso in Comune della guardia di Finanza delegato dalla Procura per l’acquisizione di atti: in quell’occasione l’amministrazione comunale aveva dato la sua massima disponibilità e aveva mantenuto riservato l’avvio dell’inchiesta.

Nell’esposto si chiedeva di verificare l’ipotesi truffa per contributi relativi a 11 mesi di assessorato della Idem. L’olimpionica il 25 maggio del 2006 era stata assunta come dipendente della società sportiva dilettantistica “Canoa Kayak
Standiana” della quale il marito-allenatore era presidente e quindi datore di lavoro. Il 10 giugno successivo la Idem era entrata in Giunta con delega allo Sport. E vi era rimasta fino alle dimissioni rassegnate per ragioni sportive e familiari il 7 maggio 2007. Durante il suo mandato, in ragione del collocamento in aspettativa, il Comune romagnolo si era dovuto fare carico dei contributi previdenziali, in totale 8.642 euro. Tra le varie questioni meritorie di approfondimento segnalate da Ancisi, c’era anche il fatto che la società al centro del caso nel 2006 vantava solo nove tessere, di cui tre intestate alla Idem e due al marito. E che quando lei aveva lasciato l’impiego, non era mai stata sostituita.

Coincidenze
In singolare concomitanza con la notizia sulla notifica dell’avviso di conclusione indagine, l’ex ministro ha annunciato che giovedì sera per la prima volta nella sua città presenterà il suo libro autobiografico “Partiamo dalla fine. Successi e sconfitte nella vita e nello sport sono solo questione di metodo” (ed. Mondadori). L’appuntamento – ormai conosciuto da tutti – è per le 20.30 al “Caffè Letterario” della centralissima via Diaz.

La replica dell’ex ministro
“Stamattina è stata diffusa dai  media la notizia relativa alla notifica dell’avviso di conclusione  delle indagini da parte della Procura della Repubblica di Ravenna nei  miei confronti”- dichiara l’ex-ministro Josefa Idem in una nota – . “In realtà tale avviso – specifica – mi è stato notificato fin   dal dicembre 2013 e ritengo che, a seguito dell’esposto presentato,  del quale si è ripetutamente parlato sugli organi di stampa e da parte mia, la circostanza rappresenti un atto dovuto da parte della Procura della Repubblica. Ovviamente, poiché un Giudice sarà chiamato ad operare la sintesi tra gli opposti convincimenti, mantengo la mia piena fiducia nell’operato dell’Autorita’ Giudiziaria.C’è un esposto sulla vicenda dei contributi a cui seguono delle indagini e la conseguente, quanto naturale, chiusura delle indagini. Tutte cose che ho scritto e anticipato nel mio libro. Vorrei sapere dov’è oggi la notizia”. Già, dov’è la notizia?