Trema la Juventus. La Procura di Torino ha chiesto tredici rinvii a giudizio per i bilanci sospetti

La Juventus trema. La Procura chiede tredici rinvii a giudizio tra cui spiccano i nomi di Agnelli, Nedved e Paratici

Trema la Juventus. La Procura di Torino ha chiesto tredici rinvii a giudizio per i bilanci sospetti

Trema la Juventus. Nell’ambito dell’indagine sui bilanci sospetti, la procura di Torino ha chiesto 13 rinvii a giudizio nei confronti di 12 persone fisiche più la stessa società. Stralciata invece la posizione degli ex sindaci.

Tra i destinatari della richiesta spiccano i nomi dell’ex presidente Andrea Agnelli, dell’ex vicepresidente Pavel Nedved, dell’ex direttore Fabio Paratici e dell’amministratore delegato Maurizio Arrivabene.

Trema la Juventus e il club corre ai ripari

Si tratta di una notizia che era nell’aria dopo la chiusura dell’inchiesta avvenuta a fine ottobre. Proprio per questo pochi giorni fa il club si è difeso con un lungo comunicato.

“Le contestazioni della Procura non paiono fondate e non paiono, peraltro, né quanto a presupposti, né quanto a conclusioni, allineate con i rilievi contenuti nella delibera Consob del 19 ottobre 2022” scrive, in una nota, la Juventus citando “un solido set di pareri di primari professionisti legali e contabili”.

Si tratta – spiega ancora la nota diffusa dal club torinese – di “una conclusione unanime dei nove consiglieri” della Juventus in carica alla data del 28 novembre, secondo i quali – proprio in base al parere degli esperti, “il trattamento contabile adottato nei bilanci rientra tra quelli consentiti dagli applicabili principi contabili”.

Difesa a tutto campo

In merito alle contestazioni, prosegue la nota, “la Procura afferma l’artificialità di plusvalenze e la fittizietà delle rinunce stipendi, mentre Consob contesta un valore considerevolmente minore di plusvalenze, peraltro senza menzione di falso in bilancio, e non contesta l’efficacia giuridica delle rinunce stipendi, né, con specifico riguardo alla cosiddetta ‘manovra stipendi’ 2020/2021, la natura giuridicamente non-vincolante, delle cosiddette scritture integrative in corso di negoziazione nell’aprile/maggio 2021”.

Per la Juventus, “inoltre, la correzione dei bilanci, con il limitato profilo delle cosiddette ‘manovre’ stipendi 2020 e 2021 è stata decisa in via di adozione di una prospettiva di accentuata ed estrema prudenza e ha effetti contabili ritenuti, anche con l’ausilio di esperti indipendenti , di ordine non rilevante, in particolar modo sul patrimonio netto della Società al 30 giugno 2022.

Fiducia nella magistratura

La Juventus “confida, infine, che, proprio in ragione della ritenuta assenza di qualsivoglia alterazione dei bilanci contestati, le conclusioni delle autorità sportive (che già si sono espresse, con riguardo al tema plusvalenze, in senso favorevole a Juventus) non cambieranno: in assenza di alcuna alterazione contabile, ogni sanzione sportiva risulterebbe del tutto infondata”.

“Nella convinzione di aver operato sempre correttamente, – conclude la nota – Juventus FC intende far valere le proprie ragioni e difendere i propri interessi, societari, economici e sportivi, in tutte le sedi”.

 

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