La Manovra è legge. Dopo un iter tormentato, una discussione parlamentare praticamente azzerata e tanti litigi interni alla maggioranza, la legge di Bilancio nel segno dell’austerity (per finanziare poi il riarmo) è stata approvata in via definitiva. La Camera, dopo il via libera alla fiducia, ha votato anche il testo: 216 i sì, 126 i no e 3 gli astenuti. Approvata, quindi, la Manovra a crescita zero, come scritto dallo stesso governo, con l’obiettivo di tenere in ordine i conti e poter poi uscire dalla procedura d’infrazione e accedere ai prestiti per aumentare le spese militari.
Si conclude, quindi, l’iter della quarta legge di Bilancio del governo Meloni. Un iter iniziato con l’approvazione a metà ottobre in Consiglio dei ministri e poi due mesi interi di paralisi dei lavori al Senato, in commissione, in attesa delle modifiche del governo che ha di fatto riscritto un pezzo importante della Manovra solo 15 giorni fa senza coinvolgere realmente il Parlamento. Non sono mancate le tensioni interne alla maggioranza, emerse anche nell’ultima notte di lavori alla Camera, con gli scontri pure sugli ordini del giorno.
La Manovra sotto accusa, tra austerità e scontri nella maggioranza
Per Elly Schlein, segretaria del Pd, la Manovra non fa nulla per le bollette, per le imprese, per proteggere l’Italia dai dazi e invece “aiuta di più i più ricchi”, per esempio con il taglio di cento milioni dell’Assegno di inclusione. Schlein parla di Manovra “di promesse tradite: volevate abolire la Fornero e invece avete aumentato l’età pensionabile, avete abolite Opzione donna”. La segretaria del Pd aggiunge: “Dopo tre anni la vostra propaganda non regge più, costruiremo l’alternativa e andremo a battervi alle prossime elezioni”.
Secondo la deputata M5S, Daniela Torto, la Manovra è “l’ennesima prepotenza politica”, mentre Elena Bonetti (Azione) lamenta la mancanza di interventi per i giovani. Si sofferma sull’austerità il leader di Sinistra Italiana, Nicola Fratoianni, che lamenta anche come in due mesi e mezzo il testo sia stato scritto e riscritto, cancellato e cambiato tutto, “spesso di notte”. Protesta in Aula da parte del segretario di +Europa, Riccardo Magi, con un cartello con la scritta “Vendesi”.
Il centrodestra esulta e, rientrati gli scontri interni, anche la Lega celebra il suo ministro Giancarlo Giorgetti, nonostante le continue tensioni su diverse questioni, a partire da quelle riguardanti le pensioni. Per Riccardo Molinari, Giorgetti ha ottenuto “straordinari risultati” avvicinando l’uscita dell’Italia dalla procedura di infrazione.