La marcia dei berretti rossi. Lo sciopero dei braccianti pugliesi in corteo da San Severo e Foggia per dire basta allo sfruttamento dei caporali – GUARDA IL VIDEO –

Da San Severo a Foggia per protestare contro lo sfruttamento dei braccianti nei campi. Il corteo dei berretti rossi è partito dal ghetto di San Severo per dire basta dopo la morte di sedici lavoratori migranti avvenuta in due diversi e tragici incidenti stradali nella zona della Capitanata. Lo sciopero è stato indetto dall’Unione sindacale di base (Usb). Prima della partenza un minuto di silenzio.

Il rappresentate di Usb, Aboubakar Soumahoro ha lanciato il grido d’allarme: “Noi non siamo migranti, non siamo extracomunitari, siamo persone come voi”. Poi ha puntato il dito contro “lo strapotere dei caporali e della Grande Distribuzione Organizzata. Agli organi giudiziari diciamo: fate indagini, andate a interrogare i padroni, quanto ci pagano. Un euro all’ora”. Poi la chiusura in cui non sono mancate frecciatine alla classe dirigente: “Questa giornata non è una passerella è una giornata di sciopero. Per la prima volta, non raccogliendo i pomodori, sfidiamo lo strapotere della Grande Distribuzione organizzata, i caporali, i padroni e chi ha vissuto nelle stanze ghiacciate dei convegni. Chi fa sindacato costruisce lotte sociali, non sta nelle sale dei convegni. Si impegna a organizzare uomini e donne che per la prima volta si sono sottratti a loro sfruttamento”.