La Commissione parlamentare antimafia ha inviato ieri il verbale integrale dell’audizione del 4 novembre scorso del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, agli inquirenti della Procura di Roma. Erano stati gli stessi pm che indagano sull’attentato ai danni del conduttore del 16 ottobre a Pomezia a richiedere, coordinati dal pm Carlo VillanParte, il documento. In particolare, la procura è interessata a quella parte di audizione che era stata secretata su richiesta dello stesso Ranucci.
La domanda di Scarpinato e la risposta secretata
Il giornalista aveva infatti chiesto di spegnere i microfoni dopo una domanda dell’ex magistrato e senatore M5s, Roberto Scarpinato, sul sottosegretario Giovanbattista Fazzolari. “Dopo una puntata di Report che riguardava la presidente del Consiglio Meloni, lei ha dichiarato di essere stato pedinato su richiesta del sottosegretario Fazzolari: ci vuole raccontare meglio questo episodio e farci capire se ci può essere se una connessione con quello che gli è accaduto?”, la domanda posta da Scarpinato.
E Fazzolari annuncia querela
E ieri è arrivata anche la risposta di Fazzolari: “Secondo la sinistra, lo schema dovrebbe essere quello di prenderle senza reagire, con alcuni che ti tengono fermo mentre un altro colpisce liberamente. Non sono mai stato incline ad assecondare questi metodi e non lo farò neppure questa volta. Procederò quindi per le vie legali contro le menzogne volontariamente diffuse da Ranucci sul mio conto”. Aggiunge poi Fazzolari: “Nell’intervista di ieri al Corriere della Sera, quando mi è stato chiesto se avessi intenzione di agire in sede legale contro Ranucci per le sue false accuse sul mio conto, ho risposto così: “Se non andassi avanti con un’azione legale, finirei per avvalorare le accuse di Ranucci. Se invece scegliessi di tutelarmi, verrei accusato di voler intimidire la stampa”. Ed è andata esattamente così. Un copione già scritto. D’altronde, non servivano particolari doti di preveggenza. E infatti, a distanza di poche ore, mi vengono mosse entrambe le accuse”.
Intanto arriva l’ennesima chiusura delle indagini ai danni del giornalista
Intanto ieri Ranucci ha postato una foto e un messaggio chiari: “Dedicato a chi pensa che i magistrati non tocchino Report. Stamattina mi è stata notificata l’ennesima querela, con avviso di conclusione indagine. Riguarda il magistrato Filippo Spezia della Procura di Firenze, la stessa che deve occuparsi delle Stragi. Con me anche il collega Luca Chianca. La magistratura è una risorsa del Paese e deve continuare il suo lavoro con libertà e indipendenza. Report in onda domenica alle 20.30 su Rai3″.