La Riforma della Rai non convince. Per Floridia (M5S) il testo base del governo “presenta molte più ombre che luci”

La Riforma della Rai non convince. Per Floridia (M5S) il testo base del governo "presenta molte più ombre che luci"

La Riforma della Rai non convince. Per Floridia (M5S) il testo base del governo “presenta molte più ombre che luci”

“Finalmente il testo base della riforma Rai è stato depositato in Commissione Lavori Pubblici al Senato. Un testo che presenta molte più ombre che luci. Prendiamo atto del fatto che la maggioranza, pur in ritardo sull’urgenza dell’entrata in vigore dell’European Media Freedom Act, ha accolto alcune delle istanze minime previste dal regolamento europeo. Era doveroso farlo. Tuttavia, nel merito, ci sono aspetti che restano altamente critici e non ci soddisfano affatto”. Così la presidente della commissione di vigilanza Rai Barbara Floridia in una nota.

“Il superamento della nomina governativa diretta dei membri del CdA è un passo avanti solo apparente: la nuova composizione del consiglio, che vede 6 membri su 7 di derivazione parlamentare con nomine che dopo le prime due votazioni possono essere accordate a maggioranza assoluta, ripropone il rischio di una Rai ostaggio della maggioranza di turno. Questo modello non garantisce indipendenza, ma ripropone logiche spartitorie, già viste e già fallite. Per questo noi chiediamo che le nomine avvengano sempre a maggioranza qualificata”.

“Siamo contrari anche alla norma che consente di ratificare l’elezione del presidente con la sola maggioranza assoluta della Commissione di Vigilanza già al terzo scrutinio. Un compromesso al ribasso che, di fatto, apre la strada a un controllo politico pieno anche su questa figura di garanzia, vanificando l’intento dichiarato di rafforzare il pluralism”, sottolinea. “Apprezziamo invece la stabilizzazione del mandato del CdA a cinque anni, ma solo se accompagnata da una selezione dei consiglieri basata su criteri trasparenti e rigorosi di professionalità. Sul fronte del finanziamento, la proposta di un tetto massimo ai tagli non ci soddisfa”, prosegue Floridia.

La Riforma della Rai non convince. Per Floridia (M5S) il testo base del governo “presenta molte più ombre che luci”

“Non ci si può accontentare della ‘non riduzione eccessiva’ del canone. L’unica garanzia vera per un servizio pubblico libero e indipendente è l’introduzione di una soglia minima di risorse stabilita nel contratto di concessione, legata all’inflazione e aggiornata regolarmente, nel solco di quanto richiesto dall’Emfa quando impone di garantire risorse stabili al servizio pubblico. Altrimenti, ogni anno la Rai resterà appesa alle decisioni, in certi casi ai ricatti, della politica”. Quanto alla possibilità di cedere partecipazioni societarie rilevanti, pur mantenendo il controllo azionario, “restiamo molto contrari: la privatizzazione collide frontalmente con l’idea del servizio pubblico”.

Per il resto, “attendiamo di approfondire il testo in dettaglio, ma già da ora possiamo dire che a settembre presenteremo emendamenti decisivi. Sarà quella la prova di verità: se la maggioranza vorrà davvero aprire un confronto serio e costruttivo, noi ci saremo. Ma se si sceglierà ancora una volta la strada della riforma unilaterale, a colpi di numeri, sarà un errore gravissimo. Un errore che comprometterebbe la credibilità del servizio pubblico e ci esporrebbe direttamente al rischio di sanzioni europee”, conclude Floridia.