La stangata sulle vacanze è servita: in Italia prezzi record per voli, traghetti, strutture ricettive e spiagge

L'Istat certifica la stangata sulle vacanze estive degli italiani: prezzi da record per i voli, i traghetti, le strutture e le spiagge.

La stangata sulle vacanze è servita: in Italia prezzi record per voli, traghetti, strutture ricettive e spiagge

Non è tanto il valore dell’inflazione a preoccupare, quanto quello del carrello della spesa. Continua infatti il rialzo per i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, anche a luglio. E ad accompagnarlo sono anche i rincari sulle vacanze, con quella che il Codacons definisce una vera e propria stangata.

A luglio l’indice nazionale dei prezzo al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, ha registrato secondo l’Istat (che ha confermato la stima preliminare) un aumento dello 0,4% su base mensile e dell’1,7% su base annua. Il carrello della spesa, invece, accelera: da +2,8% a +3,2%. Salgono i prezzi anche dei prodotti ad altra frequenza d’acquisto (da +2% a +2,3%). A crescere maggiormente sono i prezzi dei vegetali (+3,1%), della frutta (+8,8%) e delle carni (+4,9%). 

Non solo il carrello della spesa, arriva anche la stangata sulle vacanze

Il Codacons sottolinea come la stangata non riguardi solo i prodotti alimentari: “Si conferma la stangata sulle vacanze estive degli italiani, con tutte le voci legate a viaggi e turismo che segnano fortissimi rincari rispetto allo scorso anno”. In generale, il Codacons spiega che questa inflazione porta a un maggiore esborso per le famiglie di 559 euro annui, ma i rincari più alti sono quelli relativi alle vacanze estive e al turismo. 

L’associazione spiega: “A luglio i prezzi dei voli nazionali, ad esempio, crescono del +35,9% su anno, i voli europei del +5,5%, le tariffe dei traghetti del +10,9%, quelle delle auto a noleggio del +9,9%, i listini dei pacchetti vacanza nazionali del +10,3%, case vacanza, b&b e altre strutture ricettive del +6%, stabilimenti balneari e piscine del +3,4%, musei e monumenti storici +4%. In un solo mese le tariffe di villaggi vacanza e campeggi si impennano del +15,7%”.

Il presidente Carlo Rienzi sottolinea che “l’estate 2025 sarà particolarmente salata per gli italiani, e dall’Istat arriva oggi la conferma dei fortissimi aumenti di prezzi e tariffe che stanno interessando il comparto turistico. Rincari che portano una fetta crescente di cittadini a rinunciare alle vacanze estive, con circa un italiano su 2 (il 49%) che quest’anno non si concederà una villeggiatura tra giugno e settembre”.

A sottolineare i dati relativi al carrello della spesa e alle vacanze è anche l’Unione nazionale consumatori, con il suo presidente Massimiliano Dona. Che parla di un “miraggio” per il dato dell’inflazione stabile, considerando che invece sono aumentate “sia le spese obbligate che quelle legate alle vacanze, ossia tutto quello che si deve comperare nel mese di luglio”. Dona sottolinea ancora: “In testa alla top ten dei rialzi mensili i pacchetti vacanza nazionali con +16,1% in un solo mese. Ben 6 voci su 10 della classifica dei rincari congiunturali sono legate alle ferie. Per la top ten dei rialzi mensili, al primo posto i pacchetti vacanza nazionali con un aumento astronomico del 16,1%, balzo inaccettabile considerato che giugno era già un mese di ferie. Medaglia d’argento i villaggi vacanze, campeggi, ostelli con un incremento del 15,7% su giugno 2025. Sul gradino più basso del podio i voli intercontinentali con +14,3%”.

Tra gli aumenti più ingenti ci sono anche quelli relativi agli stabilimenti balneari: “Nonostante abbiano appena pianto miseria, in realtà, nonostante il calo dichiarato degli afflussi, se ne sono approfittati lo stesso per aumentare i prezzi del 7,3% sul mese precedente”. Rincari anche per i voli europei, il noleggio dei mezzi di trasporti e il trasporto marittimo.