Le banche lanciano il salvagente a Sorgenia

Dalla Redazione

E’ prevista per oggi, con la firma di un accordo preliminare, la ristrutturazione del debito da 1,8 miliardi di Sorgenia. Il contratto che poterà le diciannove banche creditrici ad acquisire 100% della società. Fumata bianca, dopo sette mesi di trattative,sul negoziato che ha visto da una parte Cir e gli austriaci di Verbund e dall’altra i più importanti istituti di credito del nostro paese.

L’intesa prevede l’aumento di capitale da 400 milioni a servizio della conversione del debito che porterà le banche al 98% del capitale, la concessione dello stand still a Sorgenia e di un earn out ai soci storici, nella misura del 10%, qualora le banche vendessero in futuro la societa’ rimborsato il debito e remunerato il capitale investito con un tasso del 10%. A breve giro di ruota, inoltre, Cir e Verbund dovrebbero cedere per 1 euro il 2% di Sorgenia rimasto in loro possesso, conservando tuttavia i diritti sulla partecipazione in caso di vendita. L’azionista di maggioranza di Sorgenia sarà Mps, con il 22%, seguita da Ubi, Banco Popolare, Unicredit, Intesa e Bpm

Entro mercoledì gli amministratori delegati dei sei principali istituti di credito incontreranno Andrea Mangoni, presidente e amministratore delegato di Sorgenia, che resterà al timone anche sotto l’egida delle banche.