Le priorità delle destre: nel nome di Papa Francesco aggiungono un giorno di festa nazionale

La priorità in Parlamento per la maggioranza è aggiungere un nuovo giorno di festa nazionale in occasione di San Francesco.

Le priorità delle destre: nel nome di Papa Francesco aggiungono un giorno di festa nazionale

Un Parlamento spesso svuotato, che si limita a fare da passacarte del governo. Ma che ora prende iniziativa per portare a casa un provvedimento. E a questo punto ci si aspetterebbe qualcosa di prioritario, di necessario per una nazione la cui economia arranca e che è alle prese con la corsa al riarmo e un contesto globale di tensione geopolitica. E invece no, la priorità della maggioranza è aggiungere un giorno di festa durante l’anno, in occasione di San Francesco.

L’Aula della Camera ha infatti avviato la discussione generale di un disegno di legge che farebbe tornare il 4 ottobre tra le feste nazionali, al pari del Natale, di Ferragosto o di Pasqua. Così come avveniva fino al 1977. Il ddl è già stato approvato all’unanimità venerdì scorso in commissione Affari costituzionali.

Le priorità del Parlamento: nuovo giorno di festa a San Francesco

La proposta è stata presentata da Fratelli d’Italia e un’altra da Noi Moderati. Proprio in questo secondo testo si spiega che la volontà di far tornare un giorno di festa il 4 ottobre è anche una sorta di riconoscimento a Papa Francesco. Nel nome di Bergoglio si fa festa, con il via libera già dichiarato di Forza Italia e Lega.

Il primo articolo del disegno di legge prevede che “al fine di celebrare e di promuovere i valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà, incarnati dalla figura di San Francesco d’Assisi, patrono d’Italia, è istituita la festa nazionale di San Francesco d’Assisi, da celebrare il 4 ottobre di ogni anno”.

Questa legge ha però anche un costo. Che non ricadrà solo sulle aziende, che dovranno pagare eventualmente il giorno festivo, ma anche sullo Stato. Tanto che si prevede uno stanziamento di 10,6 milioni di euro per le buste paghe dei lavoratori del Servizio sanitario nazionale e delle forze armate. L’approvazione alla Camera è attesa domani, poi il testo dovrebbe passare al Senato per il via libera definitivo. E dal 2026 il 4 ottobre sarà festa. Anche se il prossimo anno cadrà di domenica, quindi per i lavoratori bisognerà attendere il 2027.