Manovra, i tagli alle Regioni restano di 4 miliardi

dalla Redazione

Il governo non tratta con le Regioni sui quattro miliardi di tagli alla spesa. “Non c’è spazio per una mediazione, i miliardi sono quattro. Da qui due strade: o lo scontro o ci sono proposte alternative su cui si lavora in queste ore”, ha affermato Matteo Renzi nell’aprire l’incontro nella Sala Verde di Palazzo Chigi con le Regioni sulla Legge di Stabilità. “Sui costi standard, se voi ci siete, io ci sono”, ha poi aggiunto spiegando che “noi interveniamo solo ex post se le cose non vanno. Se avete una risposta seria, rigorosa, noi ci siamo”. Insomma il dialogo c’è ma la soluzione è tutt’altro che scontata come confermato anche dal presidente della Conferenza Stato-Regioni, Sergio Chiamparino che ha così commentato: “L’incontro è stato molto approfondito con una presenza molto impegnata del presidente del Consiglio” ma non è detto che si arrivi a un “accordo”, comunque “mi sembra un buon punto di partenza”.

Ora iniziano però le trattative per decidere come tagliare. E ci saranno sette giorni di tempo per raggiungere un’intesa, altrimenti il rischio è lo scontro più totale: “L’impegno comune è di lavorare sul fronte della razionalizzazione della spesa a tutti i livelli, anche sulle Autorità decentrate dello Stato”, ha detto Chiamparino, “I costi standard valgono per le Regioni, ma devono valere anche per i ministeri. Per recuperare i quattro miliardi programmati dalla Legge di stabilità a carico delle Regioni si lavorerà sul fronte dei costi standard, soprattutto. Il Patto della Salute resta fermo “e siamo disponibili ad approfondire questa logica, ma vogliamo recuperare fondi inutilizzati per investimenti nell’edilizia sanitaria”.