L’Europa fissa a 10mila euro il tetto al contante

Si evade il Fisco? Pazienza! L'Europa fissa a 10mila euro il tetto al contante con il nuovo pacchetto anti-riciclaggio.

L’Europa fissa a 10mila euro il tetto al contante

Sceglie la strada soft l’Ue sul contrasto all’evasione e al riciclaggio. Consiglio e Parlamento europeo hanno raggiunto l’accordo su uno dei regolamenti del pacchetto anti-riciclaggio, fissando un tetto al contante di 10mila euro. Un limite alto, che non sembra poter essere realmente efficace nel contrasto all’evasione, ma che i singoli Stati membri possono decidere di abbassare, imponendo limiti anche molto inferiori.

Il pacchetto anti-riciclaggio Ue: non solo il tetto al contante a 10mila euro

Il nuovo regolamento non si limita a fissare un tetto al contante a 10mila euro, ma prevede anche che i responsabili delle transazioni in denaro – pensiamo, per esempio, a banche e istituti finanziari – abbiano il compito di verificare l’identità di chi effettua un pagamento occasionale in contanti per cifre che vanno dai 3mila ai 10mila euro. In sostanza, dovranno controllare queste transazioni, identificando chi le dispone. In Italia, la manovra 2023 ha fissato il tetto al contante a 4.999 euro.

Una delle novità del regolamento anti-riciclaggio riguarda anche la lista dei soggetti obbligati a effettuare i controlli per i pagamenti sopra i 3mila euro: nell’elenco rientreranno anche i commercianti di beni di lusso, come chi vende pietre e metalli preziosi, i gioiellieri, gli orafi e i commercianti di automobili, aerei e yacht di lusso. L’intesa trovata tra le istituzioni comunitarie prevede anche un obbligo di due diligence su chi movimenta criptovalute per una cifra superiore ai mille euro. In sostanza tutti i fornitori di servizi di cripto-asset dovranno verificare le informazioni e segnalare eventuali attività sospette per cifre superiori ai mille euro.