Liguria da zona arancione, rischia pure il Piemonte. Per il governatore Toti la colpa è della vicinanza con la Costa Azzurra

Per il governatore della Liguria, Giovanni Toti, la colpa del peggioramento dei dati è legata alla vicinanza con la Costa Azzurra.

Liguria da zona arancione, rischia pure il Piemonte. Per il governatore Toti la colpa è della vicinanza con la Costa Azzurra

Sono oltre 1.100.000 le persone attualmente positive a Covid-19 (qui il bollettino di ieri). Un numero che fa impressione, considerando che nella terribile seconda ondata dell’autunno 2020 il picco era stato raggiunto a 806.000, il 22 novembre, ci sarebbe voluto ancora un mese prima che l’Unione Europea avviasse la campagna vaccinale. La differenza, ormai è chiaro, oggi la fanno ospedalizzazioni e ricoveri in terapia intensiva.

LA CORSA DEL COVID. Quel giorno di oltre un anno fa, erano rispettivamente 34.000 e 3.800, oggi 12.300 e 1.300. Con il progredire della curva di contagi, però, in diverse regioni la situazione inizia a essere preoccupante, e a causare nuovi passaggi di colore. Ma se tra zona bianca e zona gialla il cambio oggi è solo nominale, e le prescrizioni restano identiche, dall’obbligo di mascherina alla necessità di Green Pass base o rinforzato per accedere a quasi tutte le attività sociali, con l’arancione i cambiamenti sono più rilevanti.

Innanzitutto, per spostarsi al di fuori del proprio Comune di residenza sarà richiesto il Green Pass base (quello ottenibile anche con il tampone), oppure la vecchia autocertificazione di motivi di urgenza, salute o lavoro, che riappare dopo oltre parecchi mesi di inutilizzo. Servirà invece il Green Pass rafforzato per entrare nei centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi. È quasi certo che dalla prossima settimana toccherà alla Liguria passare in zona arancione: la regione ha infatti superato le soglie in tutti i parametri che determinano il passaggio di fascia.

A confermarlo anche il governatore Giovanni Toti (nella foto) secondo cui “la Liguria paga la vicinanza con uno dei più grandi focolai europei, la Costa Azzurra, e ha una demografia fortemente spostata verso fasce di età più elevate: gli indicatori per il passaggio tra le diverse zone sono concentrati sulla pressione ospedaliera, e il rischio di ricovero negli anziani è molto più significativo”. A rischiare, però, sono anche altre Regioni.

A livello territoriale, secondo gli ultimi dati aggiornati a ieri sera (qui la mappa), le Regioni con il maggior incremento di contagi sono Lombardia (50.104), il Piemonte (20.452), la Toscana (18.868) ed il Veneto (16.602). Ma sono soprattutto Marche Piemonte a preoccupare dato che anche altre soglie sono state superate. Le terapie intensive delle due regioni, non a caso, nell’ultimo periodo hanno visto aumentare vertiginosamente l’occupazione dei letti.

Per quanto riguarda, invece, il tasso di occupazione dei posti letto nelle strutture ospedaliere, la Liguria, secondo l’ultimo report dell’Agenas (leggi l’articolo), è al 31% nei reparti ordinari e al 21 nelle terapie intensive, dunque in entrambe i casi oltre la soglia critica. Il Piemonte, invece, è al 24% nei reparti ordinari e al 19 nelle terapie intensive.